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Aggiornato: 1 giugno 2025
Quand'egli rientrò, il suo volto era pallido, i capegli ritti in sulla fronte, la voce tremante e convulsa. « Donde vieni? che ti è accaduto? gli chiesi spaventata. « Nulla, rispos'egli, nulla. Una facezia... uno scherzo... «Io mi appoggiai al di lui braccio, e commossa da terrore, d'amore, da mille indistinti affetti, lo seguii nella stanza nuziale.
SCATIZZA. A trovare il mio grimo. CRIVELLO. Gli è passato di qui or ora. SCATIZZA. Dove è andato? CRIVELLO. In qua sú. Viene, ché 'l trovaremo. Eh viene! ché t'ho da contare una facezia, che m'è intervenuta con la mia Caterina, la piú bella del mondo. SPELA servo di Gherardo, solo. Può esser peggio al mondo che servire a un padron pazzo? Gherardo mi manda a comprare il zibetto.
Giovanni in piedi, guardava rodendosi dal dispetto: doveva sorridere allo zio, il quale, a ogni facezia che diceva gli rivolgeva uno sguardo, e Dio sa come sorrideva. Perchè Lola aveva salito in fretta, ed era andato diviato nella sua camera «che vi faceva per tardar tanto?... Che vi faceva? lo sapeva lui che vi faceva!
Quando per una viottola in mezzo alle vigne sbucarono all'ombra della Cappelletta della povera mamma, Massimo Bagliani arso e trafelato si fermò, si asciugò la testa e il collo grondanti, e ruppe improvvisamente in una risata sonora, che fece tremare il volume della sua mole diplomatica. Che c'è da ridere? chiese l'amico. Lasciami ridere, caro: è una facezia. Che cosa? Questa vita. Ehm!
Roberto sentì una stretta al cuore. Gli parve soffocare; quella facezia acquistava un non so che di lugubre: e capiva che doveva esser costata al soprintendente un intimo dolore.
E spuntar i tulipani sul Corso? domandò ridendo il marchese. E, quasi per farsi perdonare la facezia un po' ardita, soggiunse subito: Basta! Non vedo l'ora di abbracciarlo quel caro ragazzo! Oh marchese! sclamò la fanciulla. Ora non è più tanto un ragazzo. Ha quasi ventun anni ora. Cinque più di me. È vero! Sono tre anni ormai ch'io non lo vedo più.
Dopo avere, nella parentesi di una breve pausa, assaporata la sua facezia, l'amabile precettore stava per ripigliare la conversazione, quando un cinguettio di voci femminili si fece intendere al di fuori del salottino. Le belle e vivaci fanciulle che erano uscite poco dianzi nel giardino rientravano appigliate al braccio ed alle vesti di Gal-di-fuoco. Cos'era avvenuto?
Hai tu veduto maschera a Venezia, vestita da corrier con la scuriada di nerboforte, a far quella facezia d'un quarto d'ora lunga in sulla strada, che mena il braccio e scoppia; e quell'inezia, per quanto dura, il popol tiene a bada, e poi molto erudito il manda via, siccome Marco di filosofia?
È venuto anche il signor Ezio disse bonariamente Amedeo a Flora, che fatta rossa in viso dal calor vivo della fiamma, potè nascondere il suo interno patimento. E pare che non perda il suo tempo colla bella cantante, un pezzo di donna che mi ha stancato due asini... Risero tutti a questa facezia, tranne Flora che fissò gli occhi tristi nella brace.
Tutti costoro erano per lo più i convitati ordinari di Don Giovanni; gli formavano in torno una specie di corte adulatoria; gli davano il voto nelle elezioni del Comune; ridevano ad ogni sua facezia; lo chiamavano, per antonomasia, il principale.
Parola Del Giorno
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