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Aggiornato: 24 giugno 2025
Che se il popolo romano avesse avuto a contrattare con gli esteri, non poteva non sentirne il danno; e perciò un tale consiglio, che fu allora la salute della repubblica romana, non poté ne' tempi assai posteriori aver luogo, quando in istrettezze urgentissime fu proposto da Livio Druso, tribuno della plebe, di mescolare nell'argento, per far monete, l'ottava parte di rame, e fu rigettata la proposta, non senza discredito dell'autore appresso la plebe.
Ministero degli affari esteri: Prima divisione in Parigi: MARESCALCHI, predetto, Ministro JACOB, capo di divisione Seconda divisione in Milano: TESTI Carlo, incaricato del portafoglio del dipartimento degli affari esteri BORGHI Carlo Jacopo, capo di divisione.
Né si legge che di quest'ultime diminuzioni traesse alcun profitto la repubblica: anzi è da credere che danno, non minore di quello che si prova a' tempi nostri, ella ne rissentisse; mentre il popolo ne rigettò, come dissi, i ripieghi a' tempi di Livio Druso, mercecché, introdotto ormai il commercio cogli esteri ed introdotte le monete d'argento, non potevano i particolari soffrire che fosse lor data per prezzo dal principe quella moneta, che, passando in paese forestiero, scemasse tanto di valore a loro scapito.
Lavoratore instancabile, fino agli ultimi suoi giorni era solito dedicare tutte le ore del mattino a compilare articoli per le nostre pubblicazioni, per quelle dei Clubs esteri, o pei giornali quotidiani, e nel pomeriggio si dedicava alla lettura, specialmente di libri e giornali stranieri.
Finalmente sotto Cavaignac tornò al ministero degli esteri un uomo d'affari, Bastide, un repubblicano rigido, così poco addestrato ai maneggi diplomatici quanto lo stesso dittatore. La conquassata repubblica era tuttora a mala pena al caso di prendere una decisione nelle questioni europee, e, quando le venne fatto, seguì fedelmente le orme di Guizot; salvo che al frasario conservatore sostituì il radicale. Anche la filantropica seconda repubblica fu ossequente al tradizionale principio francese, secondo il quale la potenza della Francia si basa sulla rovina dei vicini. Solo un uomo ingiusto censurer
Un secondo dispaccio, con data del 1.º giugno, a tre ore e mezzo dopo mezzodì, e firmato dal generale, ci dichiarava «che i fatti avevano giustificato la sua determinazione e che in due dispacci del ministro di guerra e degli affari esteri, in data 28 e 29 maggio, il governo francese gli annunziava il termine della missione del signor Lesseps.»
Le visite di Prospero Anatolio a Maria si erano fatte a mano a mano più frequenti. Egli si trovava in un momento di sconforto e di tristezza: di sconforto, perchè come uomo politico aveva fatto un capitombolo; di tristezza, perchè la Haute-Cour era ritornata a Parigi, dove suo marito aveva avuto un impiego importante al Ministero degli affari esteri.
Si accordavano per questo in un medesimo corpo due soldati, l'uno s'infingeva di abbandonare le bandiere, l'altro di scoprirlo in un rifugio convenuto in precedenza; «sicchè colludendo notoriamente assieme captori e fuggiaschi tra loro si dividevano il premio assegnatosi ai primi... Onde sarebbe utile, in luogo di dare il premio a questi captori, di servirsi al caso dei metodi usati dagli esteri eserciti, cioè di obbligare le terre, ville e paesi, ad arrestare i fuggiaschi e condurli senza mercede alcuna alle pubbliche forze, con la cominativa che venendo scoverto in qualsivoglia tempo e modo negletto il fermo di qualche disertore, sarebbe obbligato il villaggio o terra a supplire alle spese incontrate dalle pubbliche casse per il mantenimento e vestiario di un altro soldato» .
Perciò quel principe, i sudditi del quale non contrattassero con gli esteri, potrebbe dar valore alle sue monete conforme a lui piacesse, senza far pregiudizio a' sudditi; e potrebbe dire d'aver la vera alchimia e la vera pietra filosofale, mentre la sua sottoscrizione valerebbe tanto quanto a lui paresse di valutarla.
Parola Del Giorno
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