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Aggiornato: 15 luglio 2025
Si vedeva mortificata, avvilita da quell'altera bellezza cittadinesca che le avrebbe tolto persino l'amicizia di Roberto. Apriva istintivamente l'album di fotografie ch'era sul tavolino dell'ingegnere, e contemplava il ritratto di Lucilla. Oh sì, ell'era bella, assai bella, e Roberto aveva ragione d'amarla.... Però quest'amore lo rendeva felice davvero?
Margherita aveva allora tre anni ed era una bella bimba, quantunque fosse lecito dubitare se sarebbe stata anche una bella donna, tanto più che la contessa Zanze ripeteva sempre: Fortunata era tal quale. Fatto si è che ell'era bianca e rosea, aveva lineamenti regolari, capelli biondi e finissimi, e nel viso un'espressione dolce, affettuosa che rammentava l'espressione materna.
Non si cangia di carattere da un momento all'altro; un giorno ell'era ben diversa da quella d'oggidì. Eppoi non l'ho sorpresa io forse più d'una volta a piangere?... Oh tu non l'ami, tu non puoi amarla come me, gli è per questo che non sai comprenderla. Senti Lena, mi fai torto parlare così, diceva Bastiano in tuono di dolce rimprovero, io credo di non avertene mai dato il diritto.
Occupata d'altro!... Anche dall'anima sua sorgeva questa voce come un'accusa. In fatti, la notte del ballo, ell'era stata occupata ben d'altro che di suo padre!... Si sentì arrossire; un'onda di sconforto le sconvolse il cuore.
Se tu mi sei vicino, rispose. Mi posi al suo capezzale e vegliai finchè la stanchezza non mi fè chiudere gli occhi. Ridestandomi di soprassalto, incontrai alla sua mano fra i miei capelli; l'allontanai dolcemente per non svegliarla; ma ell'era desta e mi guardava con uno sguardo rapito alla benigna serenit
E la signora Federica, che non era punto cattiva, si lasciò persuadere; ma ell'era di quelle donne che non istanno ferme sopra un pensiero quindici minuti di seguito. Povere creature senza equilibrio, proprio come navi senza zavorra! Finchè battono le loro ali di farfalla, tanto e tanto possono passare. Ma se si provano a chetarsi, è inutile, non ci riescono. Così la signora Federica oscillava dai parossismi della disperazione ai sogni dorati dell'ottimismo. La mattina si strappava i capelli, e la sera faceva piani per l'avvenire, come se il signor Mariano fosse gi
Il sott'ufficiale della legione romana trovava che gli ammiratori della vispa cantiniera eran troppi e non seppe tacergliene il suo rammarico. Essa però gli fece intender ragione, dicendogli che non voleva e non aveva mai voluto gelosie, che d'altra parte ell'era di carattere allegro e le piaceva far buona cera a tutti, tanto più che ciò le era imposto dai doveri della sua carica.
Oscillavano in un vapore fumoso le fiamme dei ceri, s'agitavano in un movimento ritmico le tende calate sulle finestre aperte.... Nella bianca vestaglia, con le braccia in croce, ell'era distesa sul letto.... Ma era lei, era proprio lei?
L'ottima signora Dal Bono era una natura un po' inerte, che avrebbe sempre voluto contentar tutti. In fondo, ella subiva il fascino di sua figlia; con suo marito non si metteva mai in contraddizione aperta, ma gli opponeva quella resistenza passiva ch'è l'arma più efficace dei deboli. Per Roberto ell'era, in complesso, una fida alleata; aveva sempre vagheggiato il matrimonio di lui con Lucilla, nè le mutate fortune degli Arconti le avevano fatto cambiar opinione. Desiderava sinceramente la felicit
S'ammalò e la malattia fu lunga, e sebbene non dolorosa, senza rimedio. Le cure dei medici, le preghiere, le sollecitudini dell'affetto paterno, tutto fu inutile. Vi furono in mezzo ai giorni di dolore alcune ore di speranza, ma ahi tosto spenta! Tutto si tentò per salvarla, ma il male fu inesorabile. Ell'era di quelle che all'urto delle passioni si spezzano, ell'era di quelle che muoiono.
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