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Aggiornato: 7 giugno 2025
Allegria degli echi turbati da una singolare mandolinata. Sono i miei bombardamenti che vogliono invitare gli austriaci alla prossima danza. Eccoli sotto di noi. I due primi grattano disperatamente due mandolini, due altri li seguono battendo a gomitate e a calci delle latte di benzina. Dietro viene sculettando e sgambettando il violoncellista. Ha per violoncello un lungo attaccapanni di ferro.
O Lidia, il mio pensiero era di darti mia madre, di darti il mio cuore, di farti contenta, ed io avrei lavorato, forse avrei acquistato un nome, e Tu dovevi essere la mia pace. Perdonami e sii felice! E a Te, mia mamma, che dico? Quante volte mi sarei ucciso, ma sempre ho pensato a Te. Eccoli, o mio amore sincero, costante, vigila, eccoti il mio cuore.
Eccoli! Eccoli! Accennano a venire qua... Di Nolli. Ah si? Bertoldo. Pare che egli li voglia accompagnare... Sì, sì, eccolo, eccolo! Di Nolli. Ritiriamoci allora! Ritiriamoci subito! Voltandosi a Bertoldo prima di uscire. Voi restate qua! Bertoldo. Debbo restare? Senza dargli risposta, Di Nolli, Frida e Belcredi scappano per la comune, lasciando Bertoldo sospeso e smarrito.
EUGENIO. Eccoli; e date a me i vostri in ricompensa, acciò io senta quella medesima dolcezza de' vostri, che voi dite sentir de' miei. ARTEMISIA. Eccoli: e piaccia a' cieli che come abbiamo scambiati i guanti, cosí abbiamo scambiati i cuori, che come il mio è fatto suo, cosí il suo sia fatto mio. CRICCA. Finiamola, signor Eugenio, andiamo via. EUGENIO. Ahi, che dura dipartita!
Andava su e giù per la stanzuccia, frugandovi, accrescendo a mano a mano il suo bagaglio. E durante la bisogna continuava: Sì... Ti devi chiamar fortunato, via! Non ti pare?... La vita assicurata. Ma scherzi?... Dimmi, hai visto niente i miei pettini?... Non ti scomodare. Eccoli.
Seguiamo ora un po’ davvicino la vita giornaliera, particolarmente da salotto, dell’alta classe. Eccoli, costoro: Quant’aprinu la vucca, ed hanno Carrozzi e vulantini, Gran tavuli e fistini, Tutti (ogni) commodit
Si udì un immenso grido, che rimbombò per tutte le vie circostanti e fu ripetuto da tutti gli echi. Sì, eccoli... Son davvero!
Come le carrozze si fermarono dinanzi alla porticina della casa in costruzione, e ne cominciarono a discendere i padrini col fascio delle sciabole avvolte in un vecchio panno verdastro di tavolo da giuoco, la comitiva raccolta nel Caffè della Stazione, in fondo alla piazza lì dirimpetto, si agitò. Eccoli!... Eccoli lì! Ci sono tutti? chiese il Monterani. Manca ancora il marchese.
Jacopo di Casentino diede un balzo e guardò il migliore de' suoi discepoli con aria tra maravigliata e scontrosa. Che c'entra madonna Fiordalisa? diss'egli interrompendolo. Eh, c'entra in questo modo, rispose Parri della Quercia, che nei quattro tocchi di cui parlavamo dianzi, quando voi siete capitato.... Eccoli qua, del resto; non ci vedete il ritratto di madonna Fiordalisa?
Quest'odio di classe venne constatato da Sonnino, da Franchetti, da Bonfadini, da Damiani in varie epoche; ma si vogliono pareri di persone ancora più autorevoli e insospettabili? Eccoli.
Parola Del Giorno
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