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Morgante qui le lagrime rinnova, che ognuna avrebbe empiuta una scodella; i suoi merti rammenta e il duol che prova per la prostituzione e si martella; qualch'eresia gigantesca ritrova, ché la disperazion lo discervella e dice della fede e la speranza cose contro gli arcani e la costanza.

Veduto avrai, dentr'anime più pure, Che non era la mia, nel duol costrette, Stimol gagliardo farsi le sciagure A volont

112 Fu allora per uscir del sentimento tutto in preda del dolor si lassa. Credete a chi n'ha fatto esperimento, che questo è 'l duol che tutti gli altri passa.

E io ch’avea d’error la testa cinta, dissi: «Maestro, che è quel ch’i’ odo? e che gent’ è che par nel duol vinta?». Ed elli a me: «Questo misero modo tegnon l’anime triste di coloro che visser sanza ’nfamia e sanza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro de li angeli che non furon ribelli fur fedeli a Dio, ma per fuoro.

De l'umano passaggio i son corti; Solo n'eterna, e ne mantien virtute; Vivete lieti, e ne i maggior conforti Me rammentate, onde vi vien salute. Sultana a quel parlar sembianti smorti, Occhi avea tenebrosi, e labbra mute, Venuta a men nel duol che la trafisse, Allora Irene in ver Sangario disse: XLV

68 Gli duol che gli altri cavallieri ancora abbia, vincendo, a far sempre captivi; più, quando esso in quel contrasto mora, potr

Più triste Sarìa di quest'uman gregge la sorte Nella valle del duol ove non fosse Della piet

12 ma ben mi duol che questo per cagione d'una femina perfida m'avviene, a cui non so come tu sia campione, che troppo al tuo valor si disconviene. E quando tu sapessi la cagione ch'a vendicarmi di costei mi mene, avresti, ognor che rimembrassi, affanno d'aver, per campar lei, fatto a me danno.

Ahimè, che piaghe vidi ne’ lor membri, ricenti e vecchie, da le fiamme incese! Ancor men duol pur ch’i’ me ne rimembri. A le lor grida il mio dottor s’attese; volse ’l viso ver’ me, e «Or aspetta», disse, «a costor si vuole esser cortese. E se non fosse il foco che saetta la natura del loco, i’ dicerei che meglio stesse a te che a lor la fretta».

4 Dissi di lui, che di vederla sotto la sua condotta tanto al cor gli preme, che n'arrabbia di duol, le fa motto, e vanno muti e taciturni insieme: dissi che poi fu quel silenzio rotto, ch'al mondo il sol mostrò le ruote estreme, da un cavalliero aventuroso errante, ch'in mezzo del camin lor si fe' inante.