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Aggiornato: 20 giugno 2025


Le avevan messo accosto da qualche tempo il giovane Duccio Massenti, trovato al ballo d'una famiglia amica. Aveva ventisei anni, possedeva una discreta fortuna, portava il titolo di conte. Non era brutto, bello; di figura media, coi capelli chiari, gli occhi castani, il mento ornato da una piccola barba a punta, mancava d'una espressione decisa e significante; ma era gentile e compito.

Ma egli s'inviperì, e rizzatosi, stese le mani al volto di Nicla, gridò infuriato: E allora io lascerò che tu vada in barca con quel signore e che poi ti dica le brutte cose? e allora ti lascerò offendere? E anche quando sarò grande, se Duccio ti avr

Nicla si raddrizzò sul busto, pallidissima, e piantò in faccia al conte gli occhi scuri. Perchè questa commedia? disse. Ebbene? egli rispose, cercando di vincere la sua irritata agitazione. Che è avvenuto? che vuole significare il suo sguardo di rimprovero? Ma Nicla insisteva a fissarlo, con disperato stupore dentro gli occhi, che Duccio abbassò un istante i suoi.

Significa che va a spasso con Barbano, pranza con Barbano, vive nella stessa casa di Barbano, si lascia dar qualche bacio da Barbano, e fa baruffa con Barbano. Tutto Barbano, insomma! Allora peggio di Duccio? incalzò Bruno, stringendo e spiegazzando la lettera nel pugno. Non so che cosa abbia fatto Duccio! confessò il conte. Ma io Barbano non lo conosco! riflettè Bruno.

Lo sciocco, il fatuo, l'immorale era egli solo, quel Duccio Massenti, gi

Ma che cosa le importa, signorina? disse bruscamente Duccio. Non so perchè insista. Nicla sentì che la voce di lui non era ferma. No, rispose Bruno. Ha detto Lucerna, , ma ha detto più in alto. Più in alto! ripetè Nicla. Ci si va con la funicolare?... Di', Brunello, rammentati! Ci si va con la funicolare? Bruno, assorto, non rispondeva. Rispondi, caro! incalzò Nicla fremente. A che cosa pensi?

Sua madre menava ancora in lungo la storia di Duccio Massenti, e ne formava a poco a poco un pettegolezzo. Suo padre andava esortando la fanciulla a confessare il segreto scoperto. E tanto più l'uno e l'altra s'impuntavano nella loro idea, in quanto Duccio non aveva scritto parola, non aveva dato segno alcuno di vita.

Tornato qui, riprese, ho incontrato di nuovo Duccio Massenti come amico di casa e consigliere. Sta bene. Egli non ha detto nulla ed io non ho detto nulla della nostra antica conoscenza e di una gita in barca, durante la quale io, fanciullo innocente, ho scoperta la trama ch'egli andava tessendo.

E solo quando i rematori spalarono perchè la chiglia, scorrendo sulla rena, approdasse con dolcezza, Duccio rispose: Prima di partire avrò bisogno di parlarle. Ne chiederò il permesso a sua madre. Nicla lo fermò con un gesto. È inutile! osservò. So gi

Come dire che Duccio Massenti era l'amante di Clara Dolores? Con qual diritto svelava ella l'intimo segreto d'una donna che non era stata per lei se non gentile? Chi l'assicurava che sua madre, facile a chiacchierare, non avrebbe portato attorno la colpa di Clara Dolores per farsi compiangere, come gi

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