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Dicevasi che nella sua giovinezza avesse seguiti i costumi alquanto liberi e gentili del Duca di Medina-Celi, sotto il cui comando aveva militato, ma venuto poscia in Alemagna alla Corte di Carlo, e vedendo che l'Imperatore, tutto involto in teologiche disputazioni, ne aveva sbandita ogni galanteria, s'accasò immediatamente con Dona Graciana, figlia del conte di Vandesten di Anversa, e non affisò più mai lo sguardo se non accigliato in volto ad altra femmina.

Oh! non dubitate! esclamò Fidelia coll'accento della convinzione. Il genio emana da lui, ed egli non lo dona perchè vada sprecato. La vostra opera fu concetta nel desiderio del bene, e ciò che è buono è benedetto da Dio! Ormai non ho bisogno di altre spiegazioni. Contemplando da questo luogo i meravigliosi apparecchi, io gi

Il vescovo è un ministro di Dio, ed il ministero di Dio non si vende si dona per fini umani. Non vogliamo saper nulla. Va via. Eh!! hai deciso? . Possa non pentirtene un giorno. Laidulfo parte. Gregorio resta lungamente mutolo, assorto a considerare, poi sclama: In manus tua, Domine, comendo spiritum meum e si rassegna.

TIGEL. Impone a te Nerone, o di scolparti a un tempo dei sozzi amori, e de' sommossi duci, e degli audaci motti, e delle tante tese a Poppea, ma invano, insidie vili, e del tumulto popolare; o vuole, che rea ti accusi: a ciò ti dona intero questo venturo . OTTAV. ... Troppo ei mi dona. Vanne, a lui torna: e pregalo, ch'ei venga quí con Poppea.

Gli offrirebbero il profumato col fiore d’arancio di Zaraùz. Adelaida, la cugina milionaria, svenevolmente lo guardava con i suoi occhi di casta Susanna. Ella era, o doveva essere, colei nella quale farebbe naufragio questo bel seduttore. Che malinconia, povero Lord Pepe!... Ma il figlio del banchiere a Londra pensò terribilmente ai milioni della vecchia zia, doña Isabel. Non seppe resistere.

Intanto l'agitata giovanetta teneasi pur vicina alla cara parente, la stringeva e talvolta le dava caldi baci. Girani la premea perchè pure rispondesse un accento, ed in fine pur sollecitata dalla madre, tutta vergognosa rispose Ei mostra tanta premura per me, ei mi dona i suoi colombi, gli oggetti suoi più teneri, ei dice di amarmi, potrei essergli ingrata?

Ma, se ella è leale e fedele a questa sposa, sempre in etterno le dona la ricchezza sua. Chi vede tanta excellenzia? in cui riluce il lume della fede.

Il primo è un distintivo che il re in benemerenza dona ai suoi generali, e se ne servono nei giorni di gran battaglia; le seconde sono usate dalle donne nei grandi ricevimenti, ma invece di calzarle, che sarebbe troppo incomodo, si fanno tenere sulle mani tese di un servo che segue sempre la sua signora.

Basta, nui semo abastanza contenti dei fiorini a bote che m'ha donai. Dio benediga quela brava dona, e ghe manda un moroso, bon come el povero marïo; ma che sia, tanto original, come el Casador lustrissimo.

Vedi eh! come mi esaudirono i santi! E trattenendosi alquanto sopra di se, poco dopo riprese: Ma un'altra preghiera conosco avermi esaudito Dio, e fu quando mi rilevai da letto, e per la seconda volta andai a prostrarmi davanti al Crocifisso miracoloso, e: Abbi misericordia, dissi, o divino Redentore, di me, e tu o mi dona lo affetto del padre, o richiamami alla tua pace.