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Aggiornato: 1 maggio 2025
«Avrei voluto scrivere a Max di troncare ogni corrispondenza con me; di dimenticarmi, di lasciarmi tutta ai miei doveri. Ma non ne avevo il coraggio. Ed aspettavo la sua lettera con tutta l'ansiet
2 gennaio. Jeri, scendendo le scale, mi dissi: E se mi mandasse col suo biglietto un altro che fosse di suo marito? Stamattina ero quasi libero e gaio: a mezzo giorno, tornando quassù per lavorare, accendo la stufa. L'odore di pino bruciato mi rammenta Limbiate, e i fuochi dei poveri focolari in novembre, e il tormento dell'anima mia.... Non dimenticarmi che ho sofferto tanto! Non dimenticarmi! Verr
"Ed io, mi guarda, amico, io son la mite Ora che prega, che teco inginocchiata, ove il materno occhio vegliava, il tenero sospiro della Fede sorella al sen raccolsi. Andar senza di me, forte non lieto, sciogliesti poi, nume a te stesso. E ancora sulla soglia ti aspetto ove negletta mi lasciasti, se mai d'una cocente stilla di sangue ti lacrimi il cuore, o se disperazion dai desolati cieli più nera piova. Invan tu speri dimenticarmi. A chi bevve profonda la mia dolcezza in sul mattin, più lunga di me nel vespro torner
Ahi, maledetto!! proruppe.... pure bisogna ch'io parta, bisogna ch'io parta! Temerei di offender Dio, dispererei del suo perdono, non avrei mai più pace, mai più, per tutta la mia vita, se potessi dimenticarmi di mia madre.... Per carit
Capisco.... Se si trattasse d'una gran cena, se ci dovesse essere molta gente.... Ma è una cenetta senza pretesa.... non siamo che in cinque, io, per non dimenticarmi, Arduzzi, Caldieri, Dal Maido e la Mariannina.... Vieni, vieni.... No... oltre al lutto... se tu sapessi... ho tanti fastidi.... Ragione di più per distrarsi. Quel maledetto sior Bortolo mi lesina il centesimo....
Ma per Clelia erano un martirio; s'era fatta una legge di non farmene più rimprovero, ma io mi accorgeva ch'ella ne soffriva. Tu finirai per dimenticarmi, mi disse dopo alcuni giorni, piangendo. Le risposi con mille carezze, con mille giuramenti; io mi sentiva così innocente dei suoi rimproveri, che doveva far forza a me stesso per non lasciarmi vincere dal dispetto.
Non glielo disse; nell'ultima parte della lettera riassunse, completò, illustrò il suo testamento, specificando quelle disposizioni che ella desiderava rimanessero segrete fra loro due, scusandosi di non averlo esonerato nemmeno dall'incarico, che doveva riuscirgli sì grave, di far pervenire un suo ricordo a Guido di Reana. E la Teresa conchiudeva in questi termini: «Addio, Mario. Non vi dico di dimenticarmi. Nonostante il male che vi ho fatto, vi dico piuttosto: Ricordatemi senz'amarezza. Pensate a me come a una povera donna a cui è mancato qualche cosa per esser felice e per render felici le persone che amava. E non vi lasciate abbattere nè dalla memoria dei torti patiti, nè dal dolore che vi dar
La prego di dimenticarmi e di riportare sulla donna che soffre, sulla donna che ha diritto di essere consolata, il suo pensiero e il suo affetto. Questa non è una risposta, disse il principe, io domando di essere consolato ed ella aggrava la mia afflizione rammentandomi dei doveri incresciosi.
Dopo un istante di pausa, rinfrancatasi la voce, ch'era andata grado grado abbassando eì proseguiva: Voi dovete dimenticarmi, Irene, io sono gi
E se uno chiede una zitella in isposa, gli è forse come l'avesse sposata? «Sì... perchè ella non sarebbe così sbigottita! E abbandonandosi su d'una scranna, colla fronte tra le mani, i capegli scomposti; oh stolto, proseguiva Giuliano, stolto che io fui a tardare tanto! l'ho meritato...! l'ho meritato...! dunque hanno fatto gli sponsali! Non v'è più speranza? E Bianca ha potuto dimenticarmi?
Parola Del Giorno
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