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Aggiornato: 19 luglio 2025
Il corteo si fermò sul monticello, dove il luogotenente avea fatto acciabbattamente piantar le forche; che non eran certo costruite secondo tutte le regole dell'arte impiccatoria, ma via, per una volta tanto potevano servire. Gi
Dappertutto è vita: la prosa efficacissima e necessaria si è sovrapposta co' suoi strati moderni alle lapidi poetiche, illuminate dalle luci dell'Arte. Ma dove lascio te, povera chiesetta del convento?
Quante volte s'augurò di aver da fare, non uno, ma dieci Miracoli di San Donato, e con l'obbligo per giunta di farsi dir bravo da tutti gl'invidiosi dell'arte!
Fate pure dell'arte minuta, come nella Tuffolina, ma non dimenticate l'arte grande, l'arte magnifica, della Peri e dell'Ipazia.
Forse a compenso di questa mancanza di simmetria, ci sono sulla gran piazza di Dusiana due gelsi smisurati, giganti bistorti, pieni di nocchi, di gobbe, di cicatrici, coetanei, credo, dell'introduzione dell'arte della seta in Europa.
Non ostante il ripudio dell'autore, La Guerra e la Pace, Anna Karenin, e La Sonata per Kreutzer rimarranno nel patrimonio dell'arte mondiale, e faranno dimenticare che nella vecchiezza l'illustre autore preferì di essere un santo al continuare ad essere un meravigliosissimo artista.
Ma nè le cura dell'amicizia, nè quelle dell'arte, nè i pianti della famiglia, nè le preghiere di tutta Arezzo, che amava il suo grande artefice, valsero a rattenerlo in vita. L'amore di Spinello Spinelli era morto; le sue vendette erano compiute; non gli restava che di finire anche lui. Ed era misericordia pregare a quell'anima travagliata il riposo della tomba.
Ghino di Tacco, quantunque ferito a morte, fu trasportato dai suoi fedeli in luogo sicuro, i quali tanto s'ingegnarono, ch'ebbero due medici riputatissimi, e nelle mani loro l'affidarono, perchè ogni accorgimento dell'arte adoperassero per sanarlo. Visitatolo da capo a piedi, l'uno avvisò che avesse piagato il polmone, l'altro lo contese, ragionarono una intera notte senza ragione: alla mattina, non vedendosi persuasi, misero mano alle daghe per convincersi meglio: poco mancò che per sanare un ferito due non si uccidessero. S'interponevano i masnadieri infastiditi dal disonesto oltraggiarsi, ed ordinarono con severo cipiglio che tacessero, e badassero a guarirlo, o mal per loro. Allora muti, chi prese a forargli le vene, chi a dargli bevande da invigorirlo; questi voleva non si cibasse, quegli si cibasse, e bevesse; come Dio volle, la buona natura di Ghino vinse ogni ostacolo, e guarì. Disse la gente cotesta guarigione un miracolo, ed in fatti fino allora non si aveva memoria di sopravvissuto alla scienza di due medici. Ritornato nel processo dei tempi al castello di Radicofani, continuava, detestandolo, il mestiere di rubare le strade, quando sul finire del secolo avendo preso l'Abbate di Clugnì che se ne andava ai bagni di Siena, così lo seppe innamorare delle sue virtù, che il buon Prelato lo pacificava con la Chiesa, e Papa Bonifazio VIII, sì come colui che di grande animo fu, e vago dei valenti uomini, lo chiamava a Corte, gli donava una prioria dello spedale, e lo fe' Cavaliere; la quale storia potr
Le glorie della cavalleria leggera stradiotta erano sfiorite da gran tempo. I fieri cavalieri albanesi o cappelletti al soldo della Repubblica, vestiti di abiti succinti, armati di piccolo scudo, di lancia e di spada, che avevano empito delle loro fulminee gesta i campi d'Italia nel Cinquecento, si erano a grado a grado ammansiti. Avevano dapprima smussate le unghie, poscia ripiegate le zanne e si erano da ultimo confusi e perduti in un largo innesto nei più miti cavalleggeri Dalmati e Croati. L'essenza dell'arte del combattere leggero alla stradiotta, fatto di balenare d'incursioni, di tagli ratti e violenti inferti sul corpo greve dell'avversario, di solchi sanguigni e profondi vibrati sulle terre devastate dalla loro rapacit
Ecco: io, per parte mia, credo poco o punto al valore pratico della Funzione sociale dell'arte come oggi s'intende; mi sembra che nel porre questo problema si giuochi d'equivoco; e non si tenga, nel risolverlo, nessun conto delle mutate condizioni dello spirito umano.
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