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LAMPRIDIO. Madre mia dolce, vi giuro ch'una delle cose che m'accesero fieramente dell'amor di tua figlia, fu la onestá e la bontá che conobbi in lei; e se mento, facci Iddio ch'io sia privo di lei, ché non so se maggior disgrazia potrei ricevere in questa vita.
Onde le speranze dell'amor mio fin qui nodrite nel core, or che sorella mi sei, mi sono in tutto e per tutto spente e sparse via. ALTILIA. Fratello carissimo, or si spenga l'amor della carne e da oggi innanzi divenghi amor di sangue. PEDANTE. Antiphile mi, tarde venisti.
Lei diceva.... Dicevamo dell'amor platonico. E lei ci crede? Stupenda creazione della poesia! Platone, imaginando la teorìa sua, unì il cielo alla terra: fece la donna sorella dell'uomo: levò gl'innamorati alla incorruttibilit
Sarebbe come se i burattini di piazza Montanara, i piccoli paladini che rappresentano con tanta enfasi azioni eroiche, parlassero in onore di Gesù Cristo e snudando la spada contro i mori, sfidassero a battaglia tutto l'esercito degl'infedeli; o se le damine di quelle scene, interrompendo le loro declamazioni sentimentali, cominciassero tutt'ad un tratto a vantare le delizie dell'amor divino.
Pareva che gli angeli del cielo, ai quali nei primi tempi dell'amor suo per Giuliano, aveva parlato colla fantasia tante volte, si librassero tutti sotto le arcate della chiesa, e ognuno le ridicesse ad alta voce, i pensieri mesti o lieti, che essa usava confidar loro che li portassero allo scuolare di don Marco.
POLISENA. Che voce potrá formar la mia lingua tutta piena d'orrore e di spavento, veggendovi con l'armi in mano e che state di ponto in ponto per ferirvi? Almeno ponete le punte in terra, e colui che sará primo a inclinar la spada dará primo testimonio dell'amor che mi porta. DON IGNAZIO. Ecco ch'io v'obedisco. DON FLAMINIO. Ed io pur voglio obedirvi.
Ma io, vedi, non son più padrone di me. Anche te hanno ammaliato le donne? Ah no; di' piuttosto che una di esse m'ha richiamato al mio debito di giustizia, una sola che adoro.... e adorando lei, non vengo meno alla mia divozione per te. Mia sorella! Lo sapevi? Sì, e godevo dell'amor tuo; ma ora.... Ora? Non è più come allora. Dimmi su; parlerai contro la legge? Tu metti a prezzo....
Ed ora temeva; ogni cosa lo insospettiva; i subiti mutamenti, i grilli della bionda contessa, quel suo rifarsi da capo a tutte le antiche consuetudini, dismesse per lui nei primi e più lieti giorni dell'amor suo, erano tristi presagi per quell'anima altera.
CINTIA. È sempre con voi la poverina, e piú ora che mai. ERASTO. Da questo, di che intendo pregarvi, piglio argomento dell'amor che mi portate: ché la notte che viene mi trovi con Amasia e, perché senza voi non posso far nulla, mi avaglio della grazia solita.
FORCA. Orsú, poiché il vostro cuore è fondato piú tosto in maturo consiglio che in leggiera volontá, che come fusse indebolita si risolverebbe in nulla, mano a' fatti, animo da imperadore: risoluzione, animo e danari fanno tutte l'imprese e sono il nervo e l'anima de' negozi. PIRINO. Se mai verrò al frutto dell'amor mio, beato te.
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