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Aggiornato: 13 giugno 2025


Oh! l'aveva guadagnata!... L'aveva meritata!... E si stringeva più appassionatamente al collo di lui; si abbandonava tutta sul suo petto, amorosa, desiderosa, e col piedino inquieto, fremente, premeva il piede del Casalbara, che avendolo rattrappito nella scarpetta attillatissima che gli faceva male, cercava di sfuggire, di sottrarsi adagio, delicatamente a quella pressione.

Ma forse Egli ebbe allora un impeto di compassione; mi accomodò delicatamente la pelliccia intorno alle braccia e vidi nei suoi occhi un raggio dell'antica luce. Tremai tutta ed ebbi paura di me. Come lo amavo, come lo amavo, se il solo tocco della sua mano mi faceva beata in mezzo a tanta umiliazione!

Il conte Massari insistette che non si dovesse improntare il nome della nazione; ma solamente quello del Senato, qualunque fosse la sua deliberazione. Il conte Verri fece delicatamente conoscere d'essere in dubbio che in questo momento concorressero a favore del principe i suffragi della nazione.

Maurizio prese con molta flemma una spatola d'avorio, ne introdusse delicatamente la punta sotto la piega della busta, ne tagliò tutto il lato superiore, trasse il foglio che c'era dentro ripiegato in due, lo spiegò lentamente e lesse ciò che gli scriveva il castellano della Balma: "Signor Maurizio,

Lucia si fece innanzi, tutta pallida ma senza tremiti, passò un braccio sotto al guanciale e lo alzò delicatamente; il povero fanciullo gemette più forte. Il cognac fu inghiottito a fatica. Lucia riabbassò il guanciale, su cui il malato girò lentamente il capo posandolo su una guancia; cessò il gemito, parve assopito. Parve morto a la fanciulla, che si rizzò presa da subito, invincibile sgomento e levò lo sguardo spaurito in cerca di conforto. Si incontrò in due occhi chiari, che la fissavano con intensit

Alcuni portavano lievissime venature violacee, altri pendevano un poco nel giallo, delicatamente. Tieni ella mi disse. Mettili nell'acqua. Era di mattina; era di novembre; era di poco trascorso l'anniversario d'un giorno nefasto che quei fiori rammemoravano. Che farò senza Euridice?... Mi sonò nella memoria l'aria di Orfeo, mentre mettevo in un vaso i crisantemi bianchi.

Ancora scherzava con la mano, quasi attirando a la persona e l'anima della fanciulla: e la bella persona e la povera e cara anima, non sapeano che piegarsi a lui. La testolina si appoggiò con la guancia alla spalla di lui, socchiudendo gli occhi; e pian piano, delicatamente, quasi a sorreggerla, Massimo le passò un braccio dietro alla cintura, abbracciandola, reggendola.

Mostrava al giovane gli orologi accompagnandoli con certi sguardi che dicevano tutto; maneggiando la merce delicatamente colle dita bianche, un po' impacciate dai grossi anelli ingemmati, e facendo saltare le casse e le calotte colle unghiette rosa, lucenti e forti come l'acciaio.

Tonino rovesciò indietro la testa e con le braccia arrotondate in alto, si attaccò amorosamente al collo del padre. E allora l'ottima vedova, molto commossa, chiuse delicatamente la finestra della sua camera. Dopo il pranzo, Tonino Grim * andò in campagna da sua sorella Zaeli; si teneva chiusa la lettera del maestro Polli disotto al panciotto, e voleva darla a Cecilia in atto di grande mistero.

La pianura s'è mutata in un oceano vasto di bruma vellutata e intirizzita di mistero, eppure il mio treno vi si tuffa con mollezza irresistibile... stupito di fracassare ad ogni istante il colossale tamburo di un invisibile ponte levatoio... Sono allora singhiozzi di bronzo e rimbalzi d'artiglierie gettate giù dai bastioni, in un fossato... Troppo tardi!... Vedete, il mio treno è impazzito!... Calmate, se potete, l'atroce frenesia, i battiti del suo gran cuore arroventato e i rantoli bollenti della sua caldaia, e il suo soffio possente che guaisce e si lagna bagnando gli echi delicatamente d'un miagolìo nostalgico di zufolo!...

Parola Del Giorno

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