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Aggiornato: 15 giugno 2025


La schifiltosa bestiola si degnò finalmente di accettare una zolletta, e quando la padrona ebbe visto che i pochi avanzi dei denti di Mimì si erano cimentati vittoriosamente colla durezza dello zuccaro cristallizzato, tornò badare ad Antonio. Ebbene, brav'uomo, gli disse, contatemi su i fatti vostri.

Veramente, però ch’a questo segno molto si mira e poco si discerne, dirò perché tal modo fu più degno. La divina bont

Seguirono nell'ultimo secolo, e i piú negli ultimi anni della repubblica, Lucrezio, Catullo ed altri poeti; Varrone, Sallustio, Cesare ed altri storici e prosatori vari; e principalmente, com'era naturale in quel governo libero, in quelle contese di libertá e di parti, molti uomini di Stato, giureconsulti ed oratori, gli Scevola, i Bruti, i Rufi, Ortensio, Cicerone; oltre poi tutti i grandi capi di parte, che nominammo dai Gracchi fino ad Augusto, i quali non poterono certo diventare tali, se non colla persuasione prima che coll'armi; colla persuasione, che sovente non è retorica, talora non filosofia ragione giustizia, ma sempre si deve dire «eloquenza». Degno, e forse importante, è poi ad osservarsi, che mentre fiorivano tuttavia i piú e migliori di questi, giá erano nati ed educati Tito Livio, Cornelio Nipote, Orazio, Virgilio, Ovidio e tutti insomma gli aurei del secolo detto «aureo» al cader della repubblica.

Ma questo sono notizie che importano poco al soggetto. Passiamo, dunque, senza fermarci troppo sull'architettura di mastro Jacopo, e raccontiamo ai lettori che da molti anni il degno artefice aveva messo su famiglia, e viveva felice, come può esserlo un uomo in questa valle di lagrime, che non è tutta una Val di Chiana, pur troppo.

Non degnò di nessuno sguardo ammirato la dominatrice dell'orbe. Non era sensibile alle sue magnificenze.

È inutile ch'io auguri molti lettori al Romanzo della Morte: il nome dell'autore è una guarentigia e il libro è degno di lui.

«Egli non era profeta; era un degno gentiluomo. «Un altro, che occupa ora un'alta carica, mi disse: Roma non può esser la capitale d'un regno; le manca tutto per esserlo; mentre possiede tutto per essere la capitale del mondo cattolico. Queste son buone e fidenti parole, senza dubbio, ma io ripeto: la Rivoluzione può venire, ed io non ho aiuto sulla terra.

Ma, sventura, sventura! Uom così degno D'amar colla sua grande anima Iddio, In fresca et

La Provvidenza; che non volle creare deserto senza una fontana, alpe senza fiore, sventura senza conforto di consolazione. Ed il suo amore era degno di lei. Monsignore Guido Guerra, secondo che ci vengono narrando le storie dei tempi, nato d'illustre lignaggio, fu grande e bello e di gentile aspetto; e, come Beatrice, di bionda chioma e di occhi azzurri.

«Oh! no.... no.... proruppe l'Alemanno mal passo per cagion mia mai! Ma quel giovane era degno di lei? «Se degno!... Era del primo casato di D.... «Proprio di D....?»

Parola Del Giorno

s'alceste

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