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Aggiornato: 7 luglio 2025
Ben dirò che giustizia in ciel non sia, s'a veder tardo la vendetta mia. 41 Se d'ogn'altro peccato assai più quello de l'empia ingratitudine l'uomo grava, e per questo dal ciel l'angel più bello fu relegato in parte oscura e cava; e se gran fallo aspetta gran flagello quando debita emenda il cor non lava; guarda ch'aspro flagello in te non scenda, che mi se' ingrato e non vuoi farne emenda.
L'altro caso è affatto simile a questo, sicchè dubitai fosse il medesimo applicato a diversi; ma adoperataci debita diligenza trovai essere due: non importa ripeterlo, baster
Quando al Papa parve tempo di muovere l'antenna e sciogliere la vela, chiamato a se monsignore Ferdinando Taverna, che stava in agonia del cardinalato conferitogli più tardi sotto il titolo di Santo Eusebio, gli consegnò la sentenza dicendogli: Vi renuncio la causa dei Cènci, acciò quanto prima ne facciate la debita giustizia.
I zechieri ancora dovranno avere la loro debita mercede a ragion di un tanto per libra di monete, da doversi loro pagare da chi ne vorrá far fare o d'oro o d'argento; e qual mercede delle fatture da tutti si saprá, ed in particolare da chi fará fare i danari, e ciò col mezo delle concessioni, ordini e capitoli sopra ciò tra i superiori ed i zechieri fatti.
Tutta tremante si lasciò cadere, più bianca e più che nieve fredda in volto; ma poi che di levarsi ebbe potere, al camin de le navi il grido volto, chiamò, quanto potea chiamar più forte, più volte il nome del crudel consorte: 25 e dove non potea la debil voce, supliva il pianto e 'l batter' palma a palma. Dove fuggi, crudel, così veloce? Non ha il tuo legno la debita salma.
Ma fra tante nobili imprese, bella e memorabile è la parte che sostenne presso di Arrigo. Narran gli storici che, giunto l’imperatore ove dall’alto del Moncenisio s’incomincia a scorger l’Italia, inginocchiatosi, ad alta voce pregò Dio che lo serbasse illeso fra la rabbia de’ Guelfi e de’ Ghibellini. Il che udendo Amedeo, disse ad Arrigo, che in pro dell’Italia il miglior consiglio era quello di non favorire più l’una parte che l’altra, ma soffocare gli odi e gli sdegni, e ogni seme di discordia fra gli estremi partiti. Nobil proposito, che nella dinastia di Savoia perdurò sempre fino ai dì nostri, ne’ quali ebbe in sorte di vederne i salutevoli effetti. La qual dinastia dappoichè cominciò a regnare, adopratasi per tanti secoli col senno e con la mano a farsi potente e gloriosa, e favorire la causa nazionale, bene oggimai dal voto unanime della nazione potè meritarne col supremo potere la debita ricompensa. E meglio per Arrigo e per lo scopo propostosi, se, giusta l’avviso d’Amedeo di Savoia, giunto in Italia non avesse fatto altro che metter pace fra le divise citt
Dalli suddetti essempi si può vedere ch'essendo fatte le monete con simili ordini, cioè che siano cavate le fatture dal corpo di esse e poi, togliendole per li valori cosí dati loro, non si riceve il debito argento fino, qual essere dovrebbe nelle monete in proporzionata concordanza; onde si conosce che, se osservati saranno gli ordini proposti, si piglierá la debita e real proporzione del fino argento, in cambio del giá nominato per lire, soldi e denari, e, se bene si nomineranno lire, soldi e denari, si piglierá con effetto l'argento fino coniato per il suo giusto peso e valore.
Ah, mi levate una spina dal cuore; disse quell'altro, mentre lo faceva entrare nel tinello, al pianterreno della rocca. Avrei giurato a tutta prima che veniste per portarci via il padrone. Che ci volete fare? Presentimenti; e fortuna che qualche volta ingannano! L'altro giorno, passando di qua messer Filippino, che, sia detto con la debita reverenza al casato, ha sempre la lingua un po' amara, si lasciò sfuggire certe parole! "Che Gioiosa Guardia! diceva; che Gioiosa Guardia! Dormigliosa, dovreste chiamarla. Con Ercole che fila ai piedi di Onfale". Io, per dirvi la verit
Oh! quanto è fraterna questa caritá, e quanto è unitiva in me, e l'uno con l'altro, perché da me l'hanno e da me la ricognoscono, con quello timore sancto e debita reverenzia, che rendono loro, s'affogano in me, e in me veggono e cognoscono la loro dignitá nella quale Io gli ho posti. L'angelo si comunica con l'uomo, cioè con l'anime de' beati, e i beati con gli angeli.
Sicuro, egli era stato una bestia, sicuro, la Rosa era una fraschetta, ma egli aveva avuto sempre tanta fiducia ne' suoi padroni! Quel contino Leonardo egli l'aveva sempre considerato, salvo la debita riverenza, quale un figliuolo. Di tutti avrebbe dubitato ma non di lui.
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