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Ferruccio si sentiva intorno una specie d'inquietudine, un malessere non provato ancora; un malessere però così delizioso che in quel momento egli non l'avrebbe cambiato con nessuna cosa al mondo.

Ridotta ch'ebbe costei nello stato di assoluta calvizie, la prese uno de' suoi accessi d'inquietudine accorata, e voleva l'Irene e voleva Bardelli, e piangeva, piangeva di quel pianto irrefrenabile ch'è proprio dei bambini gracili e malaticci.

Ogni traccia d'inquietudine era passata da quei leggiadri lineamenti, e un lieve sorriso aleggiava sulle labbra semiaperte. Sar

Andrea non rispose verbo e seguì la cameriera; ma si era fatto ancora più pallido del solito; non riusciva con le mani che gli tremavano ad abbottonarsi i guanti, e incespicò nel tappeto dello scalone. Il pensiero ch'egli doveva entrare nella camera di Baby lo intimidiva, e provava una sensazione strana d'inquietudine, come s'egli fosse per abbandonarsi all'ignoto.

Allorchè risensò, trovossi sostenuta da quest'uomo, il quale la considerava con viva espressione di tenerezza e d'inquietudine. Non ebbe la forza per interrogare, per rispondere: proruppe in dirotto pianto, e si sciolse dalle di lui braccia. L'incognito impallidì. Sorpreso, guardava Lodovico come per domandargli qualche schiarimento; ma Annetta gli spiegò il mistero che non intendeva neppur Lodovico. «Signoregridò ella singhiozzando, «voi non siete l'altro cavaliere. Noi aspettavamo il signor Valancourt, e non siete voi quello. Ah! Lodovico, come avete potuto ingannarci così? la mia povera padrona se ne risentir

Alla mattina, quando il Casalbara entrava all'ora di colazione nel restaurant dell'albergo, incespicando dietro la sposa bellissima, sfolgorante di gioventù, di salute, di vezzi, pur mostrandosene fiero e soddisfatto e vano, aveva nell'occhio attonito e spento una espressione strana d'inquietudine. Si mostrava beato, ma pareva anche impressionato della sua luna di miele.

La donna interrogava, alzava il dito con una graziosa aria di minaccia, sorrideva, arrivò sino a battergli sul braccio col manico del ventaglio; l'uomo s'inchinava, cercava difendersi, faceva dei complimenti; per istanti un'ombra d'inquietudine gli si disegnava sul viso, pure la discacciava e continuava il discorso con molta disinvoltura: quei due obbliavano affatto la presenza della loro compagna.

Bisognò che mi cadesse sotto gli occhi il bicchierino ricolmo, e quella mano esangue che s'allungava tremando, perchè un nuovo soffio d'inquietudine passasse sulla mia anima e la increspasse. Ma egli si rizzò. Avrai tu voglia di leggere? mi chiese a bruciapelo, prima di allontanarsi.

Notis che galoppava a pochi passi di distanza da Abd-el-Kerim, s'avvide subito che questi dava segni strani d'inquietudine della quale non sapeva ancora indovinare la cagione. Lo vedeva spesso rizzarsi in sella come volesse abbracciare maggiore orizzonte, spingere lo sguardo a destra, a manca e dinanzi, e talvolta fare un gesto quasi di scoraggiamento e di stizza.

Guai s'egli non tornasse a casa appuntino all'ora che aveva detto! E dove sei tu stato? e che hai fatto? e come perdi il tuo tempo? e che pensiero ti dai della tua famiglia? E tu a spasso, ed io a rodermi qui dentro d'inquietudine con questi marmocchi intorno che mi tolgono la testa ecc., ecc.