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Aggiornato: 22 maggio 2025
Sopra lo spalto dell'antica fortezza di Volterra contemplo i colli lontani di azzurri e lieti farsi neri e minacciosi, simili ad amici che ti abbiano tradito, o di beneficati che, giusta il costume, ti paghino il debito in moneta d'ingratitudine. Le nuvole, poco fa sfavillanti dei colori della madre perla, diventano fosche come i ricordi della passata felicit
Ora sarò io forse costretto ad affaticarmi davanti a voi per dimostrare quale, e quanto reato sia lo incesto contro la propria creatura? Pare a voi che gli si possa paragonare lo stupro della matrigna, o della concubina paterna? Parvi ch'ei sia da agguagliarsi con le altre cause d'ingratitudine, come, a modo di esempio, se il figlio non riscattò il padre schiavo, o, se povero, non lo sovvenne? Lascio l'ecclissi al fisco, e il torcere dei fiumi alla sorgente; ed in prova della enormit
FILIGENIO. Guarda simulazione. ALESSANDRO. In che v'ho offeso, accusandomi tanto d'ingratitudine? FILIGENIO. Anzi di sfacciataggine e di furfantaria. ALESSANDRO. Ah, dir cosí sfacciatamente mal degli uomini è ufficio di tirannica lingua! però, di grazia, ponete freno alla lingua nell'ingiuriarmi, accioché non la scioglia allo sdegno per difendermi.
Dentro da l'arbore si notrica uno vermine di coscienzia; el quale, mentre che l'uomo vive in peccato mortale, è acciecato dal proprio amore, e però poco el sente. E' fructi di questo arbore sonno mortali, perché hanno tracto l'umore dalla radice della superbia; la tapinella anima è piena d'ingratitudine, unde le procede ogni male.
Voi siete buono, voi potreste sentire forse un poco di simpatia per me, e io potrei pagare d'ingratitudine il servigio che avete voluto rendermi colla vostra visita. È il mio destino!... E sia pur tale, interruppi, io non lo temo. E afferrai la sua mano che mi strinsi al cuore. Io vi aveva giudicato diverso, io aveva voluto impedire una sventura; fu tutta mia la colpa.
Trasse una lettera, ancòra con la busta aperta; la ripercorse con l'occhio, temendo che il ribrezzo, l'odio, la certezza della fine, le avessero suggerito qualche parola di rimprovero o d'ingratitudine. Il senso ne era calmo ed affettuoso; nessun cenno alla scoperta della notte; perchè aggravare la disperazione d'Emilia con la possibilit
Così è, bisogna pur dirlo; non vi ha creatura che tanto si esalti pel sagrificio quanto la donna. Ente dilicato, di leggieri s'infiamma per tutto quello le apparisce generoso: per lei è gloria consolare i pianti altrui, e curare lo infermo di malattia disperata: quando il medico e il prete lasciano il giacente, chi rimane intorno al suo guanciale? la donna. Ella fu sua gioia, forse anche dolore, in vita; ma nella sventura l'ebbe divina compagna; e dopo la sua morte, genuflessa accanto al letto, gli recita le orazioni dei defunti. La donna si allontana dal fianco dell'uomo ultima anche dopo la speranza. Il servo di rado sente affetto, che oltrepassi il giro della moneta del suo salario. Gli antichi finsero il dio del Commercio con le ali al capo e ai piedi: fecero male; perchè si sbaglia, almeno pei tempi che corrono, col dio dell'Amicizia: questo alcione della sventura, appena vede sul confine dell'orizzonte il segno precursore della procella apre l'ale, e fugge via. Quante donne contemplate a piè della croce di Cristo, e quanti uomini? Per tre Marie contate un san Giovanni, solo. Che Dio mi perdoni, ma io sono forte tentato di riprendere d'ingratitudine il primo uomo che dipinse gli angioli adolescenti. Chiunque ricordi l'affetto religioso della madre, le cure amorevolissime della sorella, e i sospiri della fanciulla desiderata, e le ardenti consolazioni della sposa, di leggieri converr
Certo che non ti pagherò d'ingratitudine né di discortesia. VIGNAROLO. Quando sarò dentro e che per opra mia recupererai la tua moglie, io prometterò Armellina sua serva al vignarolo; però quando sarò ritornato vignarolo a voi, mi facciate osservare la promessa con dir che or son in villa.
Il divo imperatore Adriano ordinò non farsi luogo alla pena del parricidio quantevolte il figlio uccidesse il padre, o questi quello, per una delle quattordici cause contenute nell'Autentica Ut cum appellatione cognoscitur. Bene è vero che l'imperatore Adriano considera la strage del figlio adoperata dal padre a cagione dello stupro della matrigna o concubina; ma per consenso dei dottori il disposto di cotesta legge si estende eziandio a qualsivogiia altro caso d'ingratitudine, non gi
Quello adunque che la nostra cittá dovria verso il suo valoroso cittadino magnificamente operare, accioché in tutto non sia detto noi esorbitare dagli antichi, intendo di fare io, non con istatua o con egregia sepoltura, delle quali è oggi dell'una appo noi spenta l'usanza, né all'altra basterieno le mie facultadi, ma con povere lettere a tanta impresa, volendo piú tosto di presunzione che d'ingratitudine potere esser ripreso.
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