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Aggiornato: 3 giugno 2025


102 La figliuola d'Amon quanti ne tocca con la sua lancia d'or, tanti n'atterra: fulmine par, che 'l cielo ardendo scocca, che ciò ch'incontra, spezza e getta a terra. Il popul sgombra, chi verso la rocca, chi verso il piano; altri si chiude e serra, chi ne le chiese e chi ne le sue case; , fuor che morti, in piazza uomo rimase.

Dopo un lungo colloquio il parlamentario ritorna verso la Côte d'Or: il popolo lo saluta con fischi. Assai brutta idea si devono aver fatta quei Tedeschi della civilt

Questi altri: son strafori E queste son d'or fino: cadenelle. Ch. Vostra virtù madonna: me innamora. Ru.

Del vecchio Capitan l'orme seconda Alfange il bel, che da le belle ciglia Spande luce vaga, e gioconda, Ch'altrui d'amare, e riverir consiglia; Pel non avea, che su le guancie asconda La fresca rosa, che fiorìa vermiglia, E d'or la fronte per lo crin splendea, Che pura e tersa, e sovra gli altri ergea.

181 Fu posto in chiesa; e poi che da le donne di lacrime e di pianti inutil opra, e che dai sacerdoti ebbe eleisonne e gli altri santi detti avuto sopra, in una arca il serbar su due colonne: e quella vuole Orlando che si cuopra di ricco drappo d'or, sin che reposto in un sepulcro sia di maggior costo.

Sotto vago cimier ch'alto risplende Per piume, onde airon videsi alato, La fronte giovenile orna e difende Sopra le chiome d'or feltro dorato; Giù da cinto di smalti il brando pende Ed ha ne la sinistra arco lunato, E la faretra gli sonava al tergo, D'acuti strali singolare albergo.

Ma la maestria vinse poi gli animi, ed egli allora con voce chiara e sonora, ma tremolante di una commozione che non seppe dominare, si mise a cantare in dialetto quella canzone che alcuni prima aveva udito in Milano dalla povera filatrice I campann d'or e d'argent Hin in del pozz de sant Patrizi ....

Cosí diceva, e Terigi l'ascolta, e non sapeva parlar tacere. Marfisa pur lo guarda e ha replicato: , vi perdono; , v'ho perdonato. Anzi, perché un bel pegno tosto abbiate dell'amor mio, della mia confidenza, vo' che tremila zecchin d'òr mi diate, ché supplir deggio a certa mia occorrenza.

E in quell'ora che cosa faceva Roberto? Le donne non avevano dormito, ma Roberto quella notte non si era neppur coricato. La camera di Antonietta corrispondeva in via della Ca' d'or, ed egli aveva passeggiato su e giù per ore intere, guardando in alto verso la finestra, che vedeva illuminata.

Il nodo della sua cravatta traduceva l'uomo che non si guarda mai nello specchio; era mal fatto e andava da tutte le parti, tranne che sotto il bottone del solino spesso sgualcito. Parecchi di noi che scrivevamo nella Farfalla lo credevamo un bohémien eternamente alla caccia di un louis d'or come gli eroi di Murger. Lo si vedeva e si pensava all'assalto alla borsa.

Parola Del Giorno

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