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Aggiornato: 26 giugno 2025


Così con ugual valore, con indomita fierezza, nessuno mancò al dovere suo nei memorabili venticinque giorni d'assedio. Tutti i giorni un combattimento; sui forti, sui baluardi, sulle baricate, all'aperto.

82 Potria in ogn'altro tempo esser creduto che vera religion l'avesse mosso; ma ora che bisogna col suo aiuto Agramante d'assedio esser riscosso, più tosto da ciascun sar

Era lo stato d'assedio di fatto: insidioso, mascherato, senza proclamazione, senza norme, più pericoloso e terribile di qualunque altro; ma era quello che giovava al governo pontificio per opprimere Roma nelle tenebre, e strombazzare fuori per la credula Europa che Roma era tranquilla e il governo sicuro. Ma alla fine il crescente pericolo lo costrinse a levarsi la maschera.

Dopo il combattimento di S. Lucia, tanto glorioso per le armi Piemontesi, essendo giunto il parco da Alessandria, il Re ordinava che si cingesse d'assedio Peschiera.

Nel 1866, lo Stato d'assedio viene proclamato in Palermo. Allora la guerra coll'Austria era appena cessata e la pace non era stata ancora segnata: quella citt

La direzione dell'assedio fu affidata al Duca di Genova, il quale aveva sotto i suoi ordini il generale Chiodo del Genio e il generale Rossi dell'artiglieria; ai lavori d'assedio e a cingere la piazza furono destinate le brigate Piemonte e Pinerolo con Federici generale di divisione, Bes e Manno brigadieri.

Nello Stato d'assedio proclamato a Genova nel 1849, a Sassari nel 1852, in Sicilia e nel Napoletano nel 1862, in Sicilia nel 1866, non si rinviene cosa alcuna che possa considerarsi come un precedente di quello che si fece nel 1894 in Sicilia e nella Lunigiana.

In primo luogo trova esser contrario ad ogni principio dell'arte militare il rappresentar Folco, comandante della piazza stretta d'assedio, che ne esce fuora a ordinare le schiere per la battaglia campale. Ed è verissimo, comunemente parlando, che il comandante supremo d'una piazza non esce in persona; ma chi ne assicura che tal regola non possa avere le sue eccezioni?

Gan soggiungea: Quand'io sogno un uom spento, segno è dal mio dover mi son diviso; se De profundis non gli ho detti, ho il torto quand'io mi lagno di sognare un morto. Certo diceano e' frati, a sogni tali i De profundis sono un gran rimedio; ma rimedi sicuri e principali sono le messe a levarci d'assedio.

«Ieri fu dichiarato lo stato d'assedio e dato l'ordine del generale disarmo, ma con quella ipocrisia che è caratteristica principale del governo pretesco. Roma è messa in stato d'assedio e disarmata, non perchè i Romani lottano e muoiono, ma perchè una banda di uomini, introdottisi segretamente in citt

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