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Aggiornato: 14 giugno 2025


Per vederlo ridere, egli esclamò un giorno col Salapolli, in un impeto d'angoscia, per vederlo ridere come una volta, io mi lascerei accecare! E accarezzava la testa bianca di suo padre, con una tenera carezza, studiandone l'occhio, sperando ad ogni istante di vederlo sorridere. Ma era ogni cosa vana, e il giovanetto andava mormorando col Salapolli: Io non capisco!... Io non capisco!...

Ma che dico "amato"? Neppure un po' di bene tu mi vuoi. per parlarmi così, in questo momento terribile, per parlarmi del tuo orgoglio, mentre io sto morendo d'angoscia. Ti ho voluto e ti voglio bene. Ma il mio orgoglio, tu lo sai, è più forte di tutto. E poi, siamo pratici e cerchiamo di ragionare. Tu non hai delle prove, nevvero? Tuo fratello mi ha veduta uscir dalla casa del Pucci.

Non fu che a Bologna, riprese Camilla, il giorno in cui mi presentaste vostra sorella, che mi narraste della signora Lorini, delle vostre relazioni con essa, della collera risentita contro di lei; ma è inutile vi richiami tutto questo. E la vostra parente, quella che era con voi quella notte, esiste ancora? Camilla provò un momento d'angoscia.

Sola?... sola?... sola?... Lasciarmi sola nel mio stato d'angoscia, orribile, tremendo?... No, no, Pietro, non lasciarmi sola! Se in un impeto di smarrimento, di disperazione perdo la testa, Dio, Dio, per te.... che rimorso! E intanto, anche a Crodarossa, cominciavano a inquietarsi, a spaventarsi.

Che ti porti dov'è colei che ti può dar salute e tòr d'angoscia. GIRIFALCO. Aimè! che sarò morto prima ch'io n'esca. PILASTRINO. Va'. Se non moro io in questo mezzo, sará forse troppo presto per te. GIRIFALCO. Non vorrei esser nato prima ch'esser cosí. PILASTRINO. Fai grande errore a dir tal cose. Oh! Se 'l sapesse Lúcia, e che direbbe de la tua incostanza?

Tutto ad un tratto la bella creatura sussultò nelle braccia di Rizio. Gli occhi si dilatarono in espressione di terrore; si scolorarono le labbra, e ne proruppe un grido d'angoscia.

Si vedeva che aveva pianto molto, e con quell'effusione ardente che, nei dolori delle anime giovani, diventa bene spesso un trasporto delirante. E doveva aver pregato con una fede intensa, piena di passione e d'angoscia. Il visino aveva pallidissimo, gli occhi gonfi e sbattuti, con un gran cerchio livido.

Il conte l'abbracciò teneramente, e in una stanza trasse il suo gigante, dov'è un gran pagliariccio puzzolente, su cui dormiva il povero Morgante. Quivi cresce di lagrime il torrente: fu per morir d'angoscia il sir d'Anglante, e chiede al catecumeno suo monte: Chi t'ha uguagliato ad un rinoceronte?

Temeva aver gettato nell'animo di Gabriella un nuovo germe d'angoscia: ma non aveva saputo resistere all'idea di premunirla.... Avrebbe richiamate le sue parole forse.... Ma no: potevano divenir necessarie.... E se fosse stato d'uopo dire anche più.... Ma non ne ebbe il coraggio.... Egli era in una di quelle situazioni dolorose, nelle quali non si sa a che risolversi: si teme dir poco, si teme dir troppo, e si finisce per prendere una via di mezzo, la più pericolosa sovente.

Clarice e Loredana rimasero sole, innanzi alla tavola, che Piero, interamente smarrito, aveva dimenticato di sparecchiare. Un grande silenzio, un silenzio d'angoscia invase la sala; non si udiva fuori se non la cantilena monotona della pioggia che cadeva fitta e instancabile da più ore. Contessa, mormorò Clarice con voce supplichevole. Contessa, mi dica....

Parola Del Giorno

prorruppe

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