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Aggiornato: 31 maggio 2025
Passarono da tavola a tavola guardando i giocatori, interrogando i visi estranei. Aldo non c'era. Entrarono nella sala del «trente et quarante», crepuscolare e silenziosa; poi passarono nel buffet. Finalmente tornarono fuori nell'atrio. Nancy alzò verso il suo compagno gli occhi chiari in cui fluttuavano le lagrime. Non so cosa pensare! Dove può essere andato? Mio Dio, credete... credete?...
Sei tu, mia cara, è il tuo scialle bianco, che diffonde nell'aria questo senso di purezza, questo incanto di sogno crepuscolare. Oh! sospirò anch'egli dopo un istante di pausa, passandole il braccio alla cintura, e piegandosi a respirare il profumo della sua testa nuda; nemmeno tu la sapevi quest'ora sospesa nella nostra vita come una stella. L'amore solo è eterno ed ignora la morte.
In simili pensieri, e via rapito da una muta contemplazione, trascorse qualche tempo in mezzo alle sue fanciulle che gli si eran strette intorno. Gli ultimi raggi del sole intanto s'eran del tutto ritratti dalla vetriera che copriva la sala, e la pallida luce crepuscolare, attraversando i vetri, a fatica vestiva di un color cupo e misterioso tutti gli oggetti che stavan d'intorno al duca.
Vado e torno in un minuto dissi. Uscii. Come fui sotto il balcone, chiamai: Giuliana! Ella si mostrò. Ho ancora avanti gli occhi dell'anima, evidentissima, la muta apparizione crepuscolare: quella figura alta, resa più alta dalla lunghezza del mantello amaranto, e sul cupo colore quella bianca bianca faccia. "Come bianca, questa sera, Amanda!
Un mondo crepuscolare ove abitano quelli che furono, ove abiteremo noi, che siamo. Sorrise a quel sì tanto; lo fece ripetere e disse: Ah, questo sì, Irma, è un linguaggio chiaro. E poi, come... come non so, la tolse dal terzo piano, la accostò alle labbra, la baciò. To'! e tu perchè piangi? domandò alla moglie. Perchè non ci vuoi bene a questa povera bimba. Ogni momento tu te ne vai via.
In Piazza di Termini l'onorevole Varedo ripiegò il foglio e lo ripose in tasca. Omnibus d'albergo, tram, vetture di piazza e vetture private convergevano da ogni parte verso la stazione che, ormai illuminata, spiccava bianca sul fondo grigio del cielo crepuscolare.
Il vento crepuscolare sollevava nugolette di sabbia; sulla spiaggia deserta non appariva alcuno: pure la grande voce del mare, la eterna e sempre vecchia e sempre nuova voce del mare, riempiva quel deserto. Sul cielo, che si arrossava, spiccavano nettamente i profili aspri e severi di uno scoglio a picco che bagnava la sua radice nel mare: uno scoglio nero e pensoso. Quest'ultimo giorno di autunno, un giorno che aveva racchiuse e compendiate in sè le magnificenze della primavera e dell'estate, terminava lentamente, con una maestosa ricchezza di colori; non vi era in quel tramonto un sol rimpianto, una sola malinconia, nalla di riposto o di arcano. Era una pompa libera, aperta, quasi oltraggiosa; un lusso senza scrupoli, che sarebbe passato in un solo istante nell'ombra, senza esitare. Sulla sterminata vastit
Poi tutto l'arco del cielo s'incendiò, ma di un incendio lento e dolce; sulle case bigie, oscure, vecchie, si riflesse un chiarore roseo che parve le ringiovanisse; i vetri delle finestre divennero abbaglianti; le banderuole di ferro, agitantisi nel venticello crepuscolare, sembravano ali lucide di uccelli fantastici.
Poi si ricordò che Nancy si era smarrita. E chiamò Sally. E chiamò Tom. Poi suonò tutti i campanelli, ma nessuno venne, nessuno rispose. Allora di nuovo si ricordò che Nancy era smarrita, e che tutti erano andati in cerca di lei. Lentamente si avviò nel parco e scese lungo il viale fino al cancello. S'affacciò a guardare: la strada si stendeva deserta nell'ombra crepuscolare.
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