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Aggiornato: 6 giugno 2025
Perchè poi da queste regioni si sparsero a settentrione molte genti, dette giá veneti, illirici, pannoni, sarmati, e poi tzechi, lechi e russi, ed ora comprese tutte sotto il nome di «slavi»; e perché, s'io non m'inganno, alcuni segni di consanguineitá rimangono tra le lingue slave ed italiche; perciò io crederei comune pure alle due schiatte l'origine tirasena. Ma è semplice congettura.
Gli iberici. Migrarono parimente nella penisola e nell'isole nostre, gli iberici e i kettim, kelti o celti; due popoli ch'io crederei staccati dalla famiglia de' iavani.
I quali essendo da gran tempo ereditari, e talor di maschio in maschio, ma talor pure in femine, e sempre sotto la supremazia o beneplacito imperiale, io crederei che la gran contessa lasciasse i suoi diritti quali e quanti potessero essere; e che perciò appunto se ne disputasse, e ad ogni modo se ne disputò cosí a lungo, che non è nemmen possibile forse determinare quando e come finisse quella contesa intrecciata a tant'altre.
Egli ha fatto brillare innanzi agli occhi vostri non so quali vantaggi che vi han dato le traveggole; e voi non avete visto così vostra sorella evadersi dal focolare domestico. Ecco tutto. La vostra supposizione è talmente bassa ed insultante che io non degno rispondervi. E fate bene, perchè io non vi crederei.
La riva pareva scorrere rapida e piana in senso inverso a loro. Come avete potuto pensare che io, che conosco New York, crederei alle tende di broccato rosa nei numeri alti, trecento e tanti, della East 82.ma Strada? Da questo ho capito che non eravate un'americana, perchè avreste saputo che i numeri delle strade di New York narrano da sè la loro storia.
In bocca tua, entrò a dire il Contini, potrebb'esser questa una restrizione mentale. Per che cosa ho da giurarlo? gridò il Bello. Per tutto quanto c'è di più sacro.... A te? ripigliò il Giuliani. E che cosa puoi avere di sacro, birba matricolata? Io, vedi, non crederei neanche ad un giuramento fatto per la tua vilt
«Corpo di bacco! esclamò il Gesuita, illuminandosi alla narrazione del compagno. Ma quella ragazza è un boccone da sessanta, amico mio, nonchè degna di noi, ma degna del primo prelato della Metropoli. Io non ho mai veduto forme più svelte, ed un viso! che se fossimo ancora ai tempi beati, in cui i cherubini scendevano sulla terra, io la crederei un messo di Dio!»
Si mise a passeggiare lentamente, riflettendo... Da qualche tempo, pensava, la duchessa mi sembra talvolta agitata, benchè non lo dia a divedere... Se non avessi udito ciò che il cavaliere le disse quella sera, crederei quasi che la sua assenza le duole... Quando accenno al suo ritorno, quando profferisco il nome di lui, mi pare che donna Livia si turbi...
PANFAGO. Certo, se non avesse visto io imbrattarvi il viso con quella polvere, non crederei mai che foste Pirino: cosí rassembrate un schiavo al naturale; ci è questo di buono ancora, che incontrandovi con Melitea non sarete scoperto, se diventerete pallido o rosso con Mangone, ché il color nero nasconde il color del volto sotto la tinta: andate come in maschera.
Se il cielo mi desse cento lingue di bronzo e cento petti di ferro, come invocava Omero, non li crederei bastanti a rendervi grazie per l'onore, che vi degnate compartire con la vostra presenza alla mia famiglia.
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