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Aggiornato: 9 giugno 2025
E diventando rossa, di fuoco, per la nuova prova d'amore, di tutto il suo amore che gli voleva dare, il sacrificio più grande e più caro della amante all'amato, il sacrificio, l'oblio del proprio pudore, sciolse di colpo il nodo della cravatta lilla, slacciò nervosamente, precipitosamente i bottoni del vestito, della camicetta, e sul collo, fin giù sulla spalla, gli mostrò un livido e una piccola graffiatura.
Per questa stessa via era salita nella sua veste azzurrina e la cravatta rossa, con Tom al suo fianco; Tom, alto e poderoso nella sua larga giacca chiara, aveva dato tutto il rame e l'argento che aveva in tasca a quei mendicanti, proprio come oggi faceva Nancy, sua figlia. E Valeria contemplando la bella persona sottile di Aldo, sospirò.
Tu fai debiti; non negarlo, io lo so. Da un pezzo me ne sono accorta. I tuoi vestiti li fai rifare, stringere, accomodare. Dove trovi i quattrini? E le cravatte? E così dicendo, preso Giacomino per il nodo della cravatta, lo scoteva, lo stringeva così forte da soffocarlo. Tutti i giorni hai una cravatta nuova. Chi ti d
Il cappello a tuba in capo, la cravatta nera, le mani guantate, spesso gli stivali lucidissimi; in casa poi aveva accomodato il suo studio letterario con infinita cura e lo aveva affidato alle sollecitudini, allo strofinone e al pennacchio della signora Marietta, che lo teneva lindo e splendido come un gioiello.
Nella sua cella, invece degli abiti ordinari, trovò una camicia di bucato con cravatta di seta nera e un abito nero completo. Quando le guardie gli dissero che doveva indossare quei panni nuovi, la sua faccia si rischiarò.
Il duca era il meglio pettinato di tutti quei signori del corpo diplomatico. Alcuno non portava come lui un abito assestato alla vita. Aveva inventato un taglio di collarini che aveva messo in frega il jockey-club. Il nodo della sua cravatta era l'avvenimento di tutti i giorni e formava la disperazione dello stesso M. de Talleyrand, che viveva ancora, ed aveva sempre, come si sa, delle grandi pretensioni su questo arnese. Si occupava con assiduit
L'unghia lunga del mignolo e la cravatta di foulard a palloncini gialli sul fondo solferino pallido, e i manichini che gli uscivano candidi dalle maniche, gli davano l'aria di gran signore. Se le occorre qualche cosa non mi dimentichi. Lo ringraziai con la voce turbata dalla gentilezza. Era una consolazione trovare chi non aveva paura di stendervi la mano nelle giornate di Bava Beccaris.
Cresti in vestito grigio sasso, colle uose grigie sulle scarpe gialle, lindo, ripicchiato, ingioiellato coi suoi due grossi diamanti allo sparato della camicia, con una cravatta verde ramarro, su cui faceva sangue una grossa goccia di corallo, fu pronto a riceverle ai piedi della scalinata.
Al vedere l'uniforme, che Roberto avea indosso, il duca ed Emilie scambiarono uno sguardo. Che fate voi qui, Roberto? disse il duca, severamente. Roberto si confuse. Avea il volto graffiato, le mani lacere in varii punti, i pantaloni tutti cosparsi di polvere, la cravatta stracciata. Roberto! esclamavano molti e molte, lui l'assassino!
Le permise di avere il suo giorno di ricevimento, come una gran dama; cioè il permesso se lo prese lei, senza chiederlo. Lui vi faceva delle rapide comparse, un po' distratto, impacciato. Lei, in collera per vedergli la cravatta di traverso o le mani tinte di colore, mormorava, scuotendo la sua soave testolina bionda: Questi artisti! Poi la condusse anche al ballo.
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