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Aggiornato: 1 giugno 2025
«... fede e innocenza son reperte | solo ne' pargoletti, poi ciascuna | pria fugge che le guanze sian coperte». DANTE. Date quiete, posti li aspri giovi, a' vostri armenti omai, duri bifolci, ed a que' fonti dolci lasciateli appressare! né quel rivo di voi sia alcun che piú 'l sostegna o folci, né chi di loco a loco lo rimovi, ché 'n questi giorni novi non è di libertá chi venga privo.
Che cosa farei io, senza l'amore di quella donna? Si può egli vivere senza l'amore, quando non si disprezzi chi ve lo ha inspirato? Sono io tal uomo da andar co' sotterfugi, per vie coperte, a guadagnare tratto tratto un po' di terreno? Son io tale da accontentarmi alla sua amicizia? Son io uomo da consolarmi, da poter vivere senza di lei? È tale la mia tempra, da piegare innanzi alle difficolt
Quando la tela fu comprata ed il saccone cucito, Don Diego rimise al dì seguente la compera della foglia di grano turco e poi ad un altro giorno quella delle coperte. Egli aggiornava il termine di aver quella giovane sotto il suo tetto.
La nostra colazione è stata frugale; dei cespugli di spine, coperte di nere more, ci han fornito il dessert. A poca distanza da noi era uno stagno d'acqua verdastra, circondato da erbe e da giunchi che pareva immerso nei sogni.
Il Vulcano, gran signore, è prodigo di spettacoli. Voi non mi vedete, belle fiamme cavallerizze, nè voi, rossi tizzoni che vi cullate su altissimi trapezi subitamente mangiati dal turbine degli attori sopraggiungenti! Son donne nude interamente coperte delle loro chiome d'oro abbaglianti.... Biondezze soavi e modulate di carni e di velli, e qua e l
El parla cussì ben come uno che canta! E le vecchierelle, rannicchiate sotto le coperte, sospirarono ancora, sospirarono più volte, prima di addormentarsi.
Un giorno, dopo lunghe veglie, ero così stanco che un sonno irresistibile mi colse a punto mentre tenevo le mani sotto le coperte e avvolgevo nel panno caldo i piccoli piedi morti. Reclinai la testa, e restai l
Ora la mia finestra dava sul giardino del presbiterio; un giardino ampio e solcato, sparso da viali di varia larghezza che si intersecavano ad angoli retti, dando altrettanti confini alle aiuole. In quegli angoli sorgevano, sovrapposti a rozze basi di mattoni dei vasi di limoni di straordinario rigoglio, le cui foglie si distinguevano, pel luccichio, in mezzo a tutte le altre. Le viti sorrette da lunghi pali, erravano in tutte le direzioni, qui formando delle vie coperte sotto cui intravedevo panche e tavole di pietra scura, l
In sulle opposte rive Pendono gigantesche stalattiti Coperte di diamanti e luci vive. Si disegnano i rami delle piante In bianco sovra il cielo grigio e smorto. I fiori son spariti e tutte quante Le frondi e l'erbe. Ed ecco tutto è morto Per un tempo e sepolto nell'inverno. Cosi tace talora ogni desìo E sembra spento pure ciò ch'è eterno Sotto il manto di neve dell'oblìo.
Entrarono in una sala assai rozza, ma spaziosa, col tavolo fumante di mezzi capretti arrostiti, colle seggiolone coperte di pelli di lupi. Scinsero le spade, rumorosamente gittandole in un mucchio, allentarono le fibbie delle piastre e delle maglie, si lasciarono andare giù sui panconi, pure nessuno mise le mani nel tagliere, perchè un posto, e il più eminente, rimaneva vuoto.
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