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Quando la tela fu comprata ed il saccone cucito, Don Diego rimise al seguente la compera della foglia di grano turco e poi ad un altro giorno quella delle coperte. Egli aggiornava il termine di aver quella giovane sotto il suo tetto.

La Carmela in quei tre anni s'era cucito tutto il corredo, s'era preparati molti ricami in colore, per le poltrone del suo futuro salotto, aveva imparato a fare delle conserve, a riporre le frutta per l'inverno, a preparare dei liquori casalinghi, per essere una massaia modello.

Ma lui ci andava soltanto per sollecitudine paterna: per non lasciar andar solo il figliuolo, per invigilarlo, per impedire all'occorrenza che commettesse uno sproposito. Proibire il Dal Verme al figliuolo? Come poteva fare oramai? Giacomino aveva vent'anni e Maddalena aveva torto di volerlo tener sempre cucito alle sue gonnelle e sempre senza un soldo. Il troppo stroppia.

Meno male che il Piemontese riprendeva intanto a fare nuovi saggi d'impasto della creta, e di stagno, e di altri colori. Cardello questa volta spalancava bene gli occhi, mentre il padrone pesava i preparati, notando tutto in un quadernetto che si era cucito per tale scopo. Il Piemontese gli diceva scherzando: Vuoi rubarmi l'arte? Sono ignorante; non posso rubarle niente.

Signora Teresa, signora Stella! diss'egli con voce timida e commossa: vengo a salutarvi, perchè... men vo lontano di qui, dove Dio vuole. E stesa loro una mano, col rovescio dell'altra rasciugossi una lagrima. Era vestito d'una casacca nuova di tela grossolana; portava le uose nere e male assettate alle gambe, e sul berretto alla soldatesca, cucito in rosso il numero 8.

Procedevano i confratelli in una veste di tela bianca collo strascico, e col cappuccio tutto cucito in giro, sicchè non potevasi levare che colla tunica stessa; al posto del viso non vedevasi che una croce di scarlatto, sotto i cui traversi si aprivan due forellini, tanto solo da dar luogo alla vista; sopra il cuore portavano una medaglia nera, dove era effigiato un Gesù crocifisso, con ai piedi della croce il teschio del santo Precursore; discinti in vita, colle mani giunte entro le maniche cascanti, avevan sembianza di notturni fantasmi.

Una cosa io posso dirvi di certa scienza, ed è questa: che Spinello, non sapendo nulla di tante chiacchiere fatte sopra la sua tavola, passava sempre le sue serate sotto gli archi della terrazza, donde intravvedeva la fanciulla, sempre seduta accanto al balcone e intenta a lavorare di cucito.

Fu allora che conobbe Serafina Borelli. Tutti abbiamo il nostro destino! Era figlia d'un capitano borbonico morto al 60: essa e la madre campavano sur una pensionuccia vitalizia, e su' lavori di cucito e di ricamo, che procurava loro una donna del vicinato.

Evocarono dei ricordi d'infanzia: «Rammenta quella sera della luminaria? E quando si improvvisò un ballo in farmacia? E quando ella gli aveva cucito l'abito, per ischerzoAlberto rideva, eccitato, di buon umore; nella pienezza della sua salute inalterabile, nella felicit

La seconda portava quella tale toilette, cara alle abitataci di Foria, dove il giallo si mescola col marrone a furia di losanghe, di strisce, di pieghe, di maniche differenti: imbroglio inestricabile. La terza si pavoneggiava in un abito bianco, cucito da lei, adorno di trina lavorata in casa, stirato in casa, rialzato da nastri multicolori; giusto un anno e mezzo di arretrato sulla moda.