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Aggiornato: 20 giugno 2025


Egli, però, non sapeva nascondere il malumore; non parlava mai con nessuno; rimaneva imbronciato e faceva musacce tanto che anche la Contessina principiava a esserne seccata. Il Santasillia, adesso che tutti lo conoscevano da vicino, avea perdute le maggiori attrattive, ed era ritornato il Monsignore.

"Ed averne le beffe universali", aggiunse colla sua voce dilicata, e con tal modo di rimprovero la Contessina. Stretto così da tutte le parti divenne pel Conte impossibile il battersi in ritirata.

Ah! tenetevelo caro il suo cuore replicò la contessina con tale inflessione di voce, che fece trasalire la guantaia soltanto pregate il vostro sposo di essere più prudente e non parlare con tanta leggerezza di voi cogli amici. Poi, colla massima disinvoltura: Siamo intese, mia cara, tengo i guanti per me: la mia cameriera passer

L'episodio della contessina, le imprudenze del Candriani erano ormai dimenticati dalla giovane; ella si ripeteva mentalmente la parola «mantenuta» fin quasi a smarrirne il significato; non aveva fatto altro dacchè era salita in gondola, non ad altro aveva potuto pensare.

Ma poi, ad onta del pieno trionfo, venuta la contessina di Rocca Vianarda a Santo Fiore, il duca Prospero cominciò a mostrare molta predilezione per la campagna. Le fresche, le rosee esuberanze della Giulia gli facevano girar la testa, e tanto più che, in quanto alla moglie, adesso che l'aveva riavuta, gli era tornata indifferente.

Non era giorno di benedizione; ma la contessina soleva andare in chiesa ogni giorno, o di mattina o di sera, salvo i casi d'impossibilit

Non è a dirsi quanto riuscisse gradevole quel viaggio alla Contessina, che instancabile si recava ora da un lato, ora dall'altro del ponte della nave tutto rimirando, di tutto interrogando il Marchesino, servendosi del libro delle vedute per aver notizia del nome d'ogni luogo più interessante a sapersi.

C'è ora il caso della baronessa di N e una separazione, questa volta, è necessaria. L'ABATE. Ah! è vero: ho sentito raccontare la faccenda. Oh! è un caso molto curioso. IL COMMENDATORE. La baronessa di N ? quella bionda?... alta?... che va sempre vestita di nero? LA CONTESSINA. Appunto: poveretta! è una grande amica mia: è tanto cara! LA MARCHESA. Eppure, passa per noiosa.

Allora fu di moda a Verona, che le signore più elette si dessero l'aria di consigliarla, di guidarla, insomma di tenerla di conto, come fosse un po' il Baby di tutte quante. La contessina rideva e le lasciava dire, ma, in fine, erano sempre loro che la seguivano e la obbedivano in ogni capriccio.

Voi uscite un mattino d'autunno, con un libro, mettiamo Aleardo Aleardi, nella tasca del carniere, col fucile ad armacollo, col vostro cane che vi saltella innanzi, girate dietro le case, pigliate verso il cimitero vecchio, date un'occhiata a quei poveri morti e a quella croce bianca dove da cinquant'anni dorme una contessina morta.... No, no, non è poesia.

Parola Del Giorno

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