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Aggiornato: 5 giugno 2025
Oggi gran rumore nel palazzo, a cagione del primo ed unico tentativo di conquista amorosa, fatto da un cristiano del basso personale dell'ambasciata. Questo buon giovane, al quale cominciava a pesare, a quel che sembra, la vita diplomaticamente austera che si mena da quaranta giorni; avendo visto, non so di dove, una bella mora che passeggiava in un giardino, pensò (tutti hanno le loro debolezze) ch'essa non avrebbe potuto resistere alle attrattive della sua bella persona, e senza badare al pericolo s'insinuò per un buco del muro nel recinto vietato. Se, giunto in cospetto della ninfa, abbia fatto una dichiarazione d'amore od abbia tentato di sopprimere il preambolo, se la ninfa gli abbia prestato orecchio pietoso o sia fuggita strillando, non si sa, poichè tutto, in questo paese, è mistero. Si sa però che tutt'a un tratto sbucarono di dietro a un cespuglio quattro mori armati di pugnale, due dei quali gli si slanciarono contro da una parte e due dall'altra; e che il malcapitato seduttore o non sarebbe più uscito del giardino, o ne sarebbe uscito con qualche occhiello nelle reni, se non fosse comparso improvvisamente il caid Hamed-Ben Kasen Buhammei, il quale arrestò con un gesto imperioso i quattro cerberi, e diede modo al fuggitivo di riportare la pelle intatta al palazzo. La notizia dell'avvenimento si sparse, ci fu un sottosopra, il colpevole ricevette una solenne ammonizione in presenza di tutti e il Comandante, sempre spiritoso, gli fece per giunta un sermoncino che gli produsse un'impressione profonda. Che le donne degli altri, e particolarmente le donne dei mussulmani, bisogna lasciarle stare; che quando si è con un'ambasciata europea nel Marocco, bisogna far conto di non esser più un uomo; che nei paesi maomettani queste quistioni di donne finiscono facilmente in quistioni politiche; e che sarebbe una bella responsabilit
Questo giovane avete dovuto incontrarlo in qualche parte; il suo aspetto ha dovuto colpirvi. Avrete supposto: è amore, forse. No: non è amore il pallore concitato di quel volto, non è amore la febbre di quel sangue che consuma le vene, non è amore il lampo di quello sguardo i giovani come lui non amano. Sembra meschino compenso al loro spirito battagliero la conquista di una donna; il loro sconfinato ideale non può rinchiudersi nel possesso di un cuore amoroso; la loro ardente realt
Di promovere con tutti i mezzi, di parola, di scritto, d'azione, l'educazione de' miei fratelli italiani all'intento della Giovine Italia, all'associazione che sola può conquistarlo, alla virtù che sola può rendere la conquista durevole; Di non appartenere, da questo giorno in poi, ad altre associazioni;
Capitolo XIV. La conquista normanna diede origine ad una monarchia a base di feudalit
Vi chiedo d'esser la compagna della mia vita... Ho fede in voi... A occhi chiusi vi darei da custodire il mio onore. Nulla vi domanderei del passato, di quel breve passato che fu come una nube improvvisa e fuggevole in un cielo sereno... E vi cingerei di tante cure, che, se non l'amore, l'affetto vostro saprei conquistarmelo. Non si conquista quello che si ha ella rispose.
Mi giungon risate e singhiozzi, susurri di baci, preghiere di voci commosse; baleni di falci che taglian le messi feraci, di vanghe che scavan le fosse; conflitti di forze lottanti ne l’aspra conquista de l’uom su i selvaggi elementi; bisbigli sommessi de l’erba che cresce non vista ne gli orti de i vecchi conventi.
Di fronte alla placida indifferenza dello sposo, dinanzi alla sua regale aria di conquista, la donna prova un senso di irritazione... Il matrimonio è la pace, Giovannina. No.
La scuola politica del secolo XVIII fu tutta inglese. Montesquieu e Voltaire, il primo, intelletto potente a evocare con venti parole l'imagine fedele d'un secolo di passato, ma cieco dell'avvenire; il secondo, ingegno vasto più che profondo, critico per eccellenza, e nella foga di distruggere, che l'invadea, avido più di trovare che non di creare un tipo a cui attenersi; l'uno e l'altro, tendenti all'aristocrazia, predicarono primi le istituzioni britanniche e dietro a quei due la turba degli enciclopedisti, i filosofi, i mezzo-politici e gli imitatori servili. Il sistema che reggeva gl'Inglesi sgorgava dalla loro storia diversa affatto dalla francese. La loro aristocrazia era elemento della nazione traente origine dalla conquista. In Francia non v'era aristocrazia se non per abuso; ma un nuovo stato dovea sotterrarla inevitabilmente. Il popolo più che libert
Egli tra le approvazioni insolite della sinistra disse: «Io credo che un governo, allorquando riceve un paese non dalla conquista, ma dalle mani della rivoluzione debba domandare a sè stesso per quali bisogni questa rivoluzione si è fatta, che cosa voleva il popolo che si è sollevato e pensare in tutti i modi a soddisfare questi bisogni.
D'estate, nelle ore in cui il sole percuoteva la montagna, seduta a testa nuda sul suo picco, si tuffava in un bagno di raggi, piacendosi a sentire i morsi del calore, resistendovi con una sensazione di dilatamento nella pelle, dì immedesimazione, quasi, che somigliava ad una conquista. Calma e semplice era Maria. Ella viveva in uno stato continuo di tenerezza e di pace profonda.
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