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Aggiornato: 5 maggio 2025
Tu conosci il celebre generale romano, che vinse le guerre, aspettando, aspettando sempre. E tu vincerai la massima fra le battaglie della vita, aspettando, aspettando lungamente, aspettando sempre.
Fuggi questo paese; fuggi coloro che conosci; fuggi ogni ricordo; fuggi ogni cosa. Oh Paolo, io sono una povera persona sciocca, ma io so, questi dolori che cosa sono, io comprendo, così, che tu sei un infelice, un miserabile... Ne ho visti degli altri... non vi è che partire... Gli altri, gli altri! Felici gli altri! Sarai felice ancora; vedrai. Ma parti. Solo, qui, non puoi restare. Solo?
Perchè insieme alla tua ne ho ricevuto altre sette. Sette! Sette? Chi sono? Ah, se tu volessi farmi dire tutti que' nomi, saresti bravo. Mi ricordo di quello di un solo: del conte Enrico O'Stiary. Lo conosci? Di vista, rispose Marliani, eccolo l
Per il bimbo che nacque ieri, e per quello che ancora è nascosto nel grembo della madre: poichè ogni vuoto si riempie, per quanto immani siano i massacri. Per la spica e per il frutto che debbono maturare; fossero pure la sola ed il solo rimasti intatti nei campi e negli orti devastati. Per il fratello che non conosci e che ugualmente vive in te, come tu vivi in lui.
Per quel ch'io vidi, avrei anche potuto starmene a bottega. Tuo danno, se ti sei ostinato a non voler starmi presso, lo invece mi trovai a due passi da lei quando discese... ed ebbi agio così di guardarla come adesso guardo te. E ti parve? Le voci stavolta non han propalato il falso; è molto giovane, è molto bella, ma bella davvero. Conosci tu la figlia del Savelli?
Notis fece un salto innanzi e diresse la canna del moschetto verso il cavaliere che gli passava dinanzi a duecento passi di distanza. No, disse di poi, quell'uomo può esserci utile. El-Mactud, conduci Abd-el-Kerim nella capanna che tu bene conosci; io seguo lo scièk con Medinek. Sta bene, forse hai ragione di seguirlo. Parti se non vuoi perderlo di vista.
Ahmed aprì il sacco e tirò fuori una testa umana bruttata di sangue, priva degli occhi e seccata dall'ardente sole equatoriale. Egli la mostrò ad Abd-el-Kerim che indietreggiò inorridito. La conosci questa testa? chiese Ahmed con accento feroce. No, balbettò l'arabo.
Ma tu conosci me? TRASILOGO. Non io. LAMPRIDIO. Orsú, vo' che mi conoschi, perché vogliam fare questione insieme. TRASILOGO. Poiché io non conosco te né tu me, non accade far questione altrimente. LAMPRIDIO. Su, poni mano alla spada. TRASILOGO. Non la vo' ponere se non dove piace a me: vuoimene forzar tu? sei tu padrone delle mie mani? sto io con te che mi comandi?
E ti basti, aveva ella risposto, pensando che il cuore trabalza, venendo ad incontrarli sul labbro. Piacerebbe a te di narrarmi il tuo passato? Nè io, bada, chiederò mai di conoscerlo. Che colpa avresti ai miei occhi, se dal giorno che m'hai conosciuta il tuo cuore è stato mio, intieramente mio? Quanto a me, conte Fiesco, ho un passato, e tu lo conosci: ebbi un fiero padrone, che ho rispettato; n'ho uno assai cortese, che adoro. Tra l'uno e l'altro è il dolore d'una patria morta, a cui non gioveranno i miei pianti, ma a cui dobbiamo usare entrambi la piet
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