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Aggiornato: 8 giugno 2025
«E così, dice l’Ab. de Saint Non, si arricchisce un popolo di persone di affari delle quali Palermo è piena. Il diritto deve penare sovente a trovar appoggi e difensori; e la Giustizia vi è divenuta un ramo di commercio che fa colare tutto il denaro del Regno in questa citt
Ma il ritorno dello scalo principale a Tripoli contribuì esso pure a danneggiare il commercio dei Veneziani, per la distanza da quella citt
Poi, per vaghezza di cambiar padrone, si mise al servizio di Don Rocco Panzavacante, e su una tanecca nuova fece molti viaggi in commercio d’agrumi al promontorio di Roto, che è una grande e dilettosa altura su la costa italica, tutta coperta da una selva di aranci e di limoni. Su i ventisette anni egli si accese d’amore per Francesca Nobile; e dopo alcuni mesi strinse le nozze.
Imperciocché, e chi non vede che, se una cittá fosse cosí o da nemico assediata o da altra cagione ristretta, che per lungo tempo le fosse il commercio con gli estrani impedito, muterebbero prezzo tutte le cose vendibili che in essa si trovassero?
Originali in Aden sono i tipi degli Ebrei dell'Yemen, che vi fanno il commercio delle penne da struzzo e del cambia-valute.
Benchè il Chiabrera non dica per qual motivo Giovanni suo zio abitasse in Roma, io credo poter affermare che ciò fosse per ragione di commercio. Certo è che Augusto fratel naturale del Poeta maneggiava in Roma la dote di Lelia; e maneggiare qui significa mercanteggiare. Lelia era di casa Pavese; e che i Pavesi eziandio tenessero negozio in Roma, è cosa notissima. Sappiamo similmente che al commercio applicavano nella capitale del mondo cattolico i Siri, ragguardevole famiglia di Albisola. Erano speculazioni commerciali di banco, che non offuscano la nobilt
Caligola aveva commercio con Lepido, col commediante Maestus ed ancora con altri, operando reciprocamente. Valerio Catullo gli rimprovera pubblicamente di aver disonorata la sua gioventù.
Diminuendo il commercio coll'Asia ed aumentando le spese del consolato di Damasco ad una somma annua considerevole a peso ed aggravio della mercanzia, il senato deliberò l'11 febbraio 1545 di abolire il consolato di Damasco, e di trasportare la residenza di quel console in Tripoli, la quale nell'anno 1548 fu poi ridotta in Aleppo, emporio principale del commercio, colla facolt
Dei Consolati veneti negli scali del commercio persiano. Il commercio dei Veneziani colla Persia, era specialmente favorito e protetto dai consolati veneti, negli scali principali dell'Asia anteriore.
Il commercio, non è un giuoco d'azzardo: bisogna mantenersi calmi per essere avveduti. Voi siete troppo diffidente, e vi lasciate troppo impressionare. Ma pensate, benedett'uomo, quanti dolori, quante disgrazie vere ci piombano addosso tutti i giorni, senza andarne a pescare delle immaginarie e farci del cattivo sangue anche per quelle che ci potrebbero capitare!
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