Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 12 luglio 2025
La Cecchina, istigata dalla zia Giuliana, narrava la partenza di suo figlio per l'esercito, mentre il professore sorbiva, lento lento, il caffè.
Siamo dunque entrati nel salotto verde, e non ci ha neppur visti dal vano di un uscio socchiuso, o dal buco di una toppa, la vispa Cecchina, una cameriera che sa tutto, che vede tutto, vero ministro degli affari interni in gonnella di lana, a scacchi rossi e neri, e grembiale di seta.
E la Cecchina, che non aveva capito le sue parole, disse, appunto come se rispondesse: Se non fosse stato il pensiero della religione, io l'avrei strangolata quella giovane, che mi rubava il cuore di mio figlio. Ma pensavo che questa vita passa presto, e ne viene un'altra dove saremo tutti uguali, poveri e ricchi, e chi più avr
Cecchina, che lo aveva nel suo calendario assai più del conte Alerami, quantunque da lunga pezza il giovine non le facesse più sdrucciolare gli scudi nella tasca del grembiale, si sentì stringere il suo cuoricino da cameriera, e rimase turbata innanzi a lui, senza trovare una parola da dirgli. È in casa la contessa? chiese Salvani. No.... sì.... cioè.... rispose impacciata la cameriera.
Poi l'aveva vegliata assiduamente quand'era stata per morire; ma morta lei, i figli avevano trovato che un cuoco avrebbe dato alla casa più lustro di quella povera vecchia, ed avevano licenziata la Cecchina senza nessun compenso pe' suoi lunghi e fedeli servigi, tranne il salario convenuto.
Ma, avvezzi ad esser mantenuti dalla mamma, si facevano tirare pei denti a dar qualche soldino in casa, e soltanto la figliola, tornando dalla filanda, portava tutti i denari della settimana alla Cecchina, e non domandava nulla. C'era un altro giorno doloroso, un altro nuvolone nero su quell'orizzonte grigio, su cui il sole non aveva mai mandato un raggio di calore nè di luce.
La vispa Cecchina corse, per ubbidir la signora; ma il servitore aveva gi
Sapeva che la cucina casalinga e pulita era il debole di suo fratello, e la pulizia di quella donna la incantava. Perciò indovinò che non sarebbe disapprovata trattenendo la cuoca, e le domandò: E voi lo sapete fare un mangiare semplice e buono? I miei signori si contentavano, rispose la Cecchina. Perchè li avete lasciati i vostri padroni? Perchè i figli s'erano fatti grandi e volevano un cuoco.
Cecchina nel suo turbamento aveva dimenticato le parole della contessa; ma, come i lettori vedono, correggeva la dimenticanza dei primi momenti, ripetendole con quella buona grazia che la contessa non avea posto a proferirle. Domani! esclamò con accento di amarezza Lorenzo. C'è qualcuno di l
Qualche volta spingevasi oltre le ultime case del paese fino a uno scoglio, su cui sorgeva un modesto caffè detto dell'Aurora che dava con un terrazzo direttamente sul mare. La sora Cecchina, quando lo vedeva comparire, metteva a scaldare l'acqua del tè e mandavagli incontro Sabinetta, una sua bambina di undici anni, che aveva trovato nel signor Ezio il suo angelo ausiliario.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca