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Aggiornato: 10 giugno 2025


Se il conte Cavour avesse vissuto, egli avrebbe vestito il suo Ratazzi e si saria separato dai suoi, i quali gli sariano corsi dietro gridando: E noi pure, babbo, noi pure!

Il conte di Cavour, il quale sventuratamente non ha sempre lo ingegno d'indovinare gli uomini, ha sempre quello d'indovinare una situazione, e più ancora, d'indovinare il lato possibile di una situazione. Ed è questa maravigliosa facolt

Per compire il quadro odasi quest'altra. Quando il conte di Cavour annunziò alla Camera, che di arte egli intendeva niente, disse la verit

La petizione al re fu solo segnata da Cavour, Brofferio, d'Azeglio, Durando e Santa Rosa e la si fece capitare a S. M. La condotta del conte di Cavour, la petulanza delle sue idee, la sua indipendenza, lo misero molto male col partito aristocratico, egualmente che col partito democratico a quell'epoca molto più avanzato che oggidì in Piemonte.

E di quell'alleanza, per opera del Cavour, entrava a far parte il Piemonte, che spediva in Crimea 15 000 valorosi soldati, mentre questi associati al resto dell'esercito ed a tutto il popolo avrebbero potuto costringere l'Austria ad abbandonare il Po.

Ma l'Italia, scivolata dopo la morte di Cavour nelle mani di uomini meschinamente parlamentari, dovette eseguire il proprio ingresso in Africa con Agostino Depretis, volgare rivoluzionario costituzionale, che aveva contrastato accanitamente nella Camera Subalpina la spedizione di Crimea al grande statista.

Ora Ratazzi è di nuovo presidente della Camera. Il conte di Cavour lo fece portare al seggio dai suoi; e la sinistra, troppo semplice, non comprese il tranello e dette dentro all'impannata. La sinistra presentava alla Camera un presidente uscito dal suo seno, ma perdeva il suo capo vale a dire, si annullava.

Egli può salvare una nazione. Ora il barone Ricasoli si presenta all'Europa con un programma officiale. «Io continuerò, dice egli, la politica del conte di CavourMa il barone Ricasoli non è uomo a fondersi in altro stampo che il suo. Egli stesso è tutto un programma. Ricasoli è una negazione.

Il conte di Cavour era l'oratore più logico del Parlamento. Il suo posto è ora a prendere, Buoncompagni è il più linfatico. Ferrari il più largo ed il più paradossale. Ondes-Reggio lo più dottrinario. Brofferio lo più drammatico. Massari il più cortese, il più verboso, e sovente il più vuoto. Mamiani il più amplificatore. Chiaves il meno avvocato fra gli avvocati. De-Blasiis il più ristucchevole. Mancini lo più monotono per dispiacenza di voce. Pisanelli e Conforti li più teatrali. Il Minghetti il più elegante nella forma italiana. Lo più scorretto, ma il più aggressivo e il più pieno di fatti, il mio vicino Mellana. Lo più bisbetico è Boggio, cui annoiano molto i lettori ed i scrittori di giornali. Boggio parla, e chi scrive di qua, chi legge di l

Il medesimo Napoleone li mandava per difendere lo stesso Pio IX, e sotto la sua protezione viveva quel Francesco II, che egli aveva cacciato da Napoli. Degli uomini del '48 rimanevano ancora Pio IX, Napoleone, Garibaldi, Mazzini, tutti ancora alla testa delle varie tendenze e correnti dell'epoca. Altri erano morti, come Manin, Balbo, Gioberti, Cavour.

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