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Aggiornato: 10 giugno 2025
Il 12 marzo 1849, spinto dagli avvenimenti, soccombendo alla pressione di tutta l'Italia in fuoco, Ratazzi sale alla tribuna onde annunziare che l'ora della riscossa era sonata. Era il rintocco che doveva finire con la funebre campana di Novara! Dopo questo disastro d'Italia, Ratazzi si dimette di nuovo. Nel 1852, avendo sempre conservato la direzione della sinistra, egli appoggiò il conte di Cavour. Ma egli respingeva la legge, la quale voleva restringere la libert
Alcuni lo reputano un Ministero secondario (Varedo dimenticava che fra questi alcuni c'era anche lui) ma hanno torto... Del resto l'importanza d'un Ministero deriva dal titolare... Cavour ha cominciato di l
Dopo le cinque giornate di Milano, Cavour consigliò al re l'audacia e la guerra immediata. Alle seconde elezioni, Torino l'inviò al Parlamento come suo deputato, ed il nobile conte prese posto al centro destro, onde tener testa, come fece, alle esigenze immoderate della destra come della sinistra. Qui comincia veramente la sua carriera politica.
Il conte di Cavour lascia i volontari organizzarsi e li ajuta, sotto mano, come può. Egli lascia partir gli argonauti che vanno alla conquista del vello d'oro l'unit
Il conte di Cavour ritorna in Piemonte saturo d'idee e di fatti, senza avere largamente studiato, ma avendo molto osservato. Egli volle utilizzarsi pel suo paese e entrò nella Direzione degli asili infantili. Ma egli era sospetto di gi
Il Congresso darebb'egli leggi o consigli? Cederebb'egli alla ragione o agli affetti, il Congresso? E di che genere affetti? Da che punti di comune intesa moverebbe la disputa d'uomini tanto d'umore diversi? Cioè a dire, in che lingua parlerebbero per intendersi? Il Conte di Cavour, gi
Segue il signor Visconti Venosta, il quale occupò degnamente le funzioni di segretaria di Farini nell'Emilia ed a Napoli. Oggi egli è membro del contenzioso diplomatico, comitato instituito dal conte di Cavour.
Napoleone desiderava sempre la liberazione di Venezia; ma solamente l'imbastardita consorteria successa a Cavour gli prestava l'antico ossequio. In Italia saliva in considerazione il partito di azione, che un tempo la mano sovrana di Cavour teneva a segno; e predicava, che la questione romana non era più a risolvere coi mezzi morali, ma con la guerra alla Francia.
Egli ha dei principii e delle idee fisse. Pendeva un dì, prima dell'ultimo suo viaggio a Parigi, più verso l'Inghilterra che verso la Francia. La Francia era per lui l'incognito. Egli aveva più fede nell'iniziativa dei popoli che nell'impulso esteriore. Ora queste credenze si sono in lui un cotal poco alterate. Ha subito il fascino della Sirena, che chiamasi Parigi. Ratazzi è il ministro dei tempi normali, se è solo: col conte di Cavour, ed anche col barone Ricasoli, e' sar
Evvi ancora un altro punto che urta talvolta nella condotta del conte di Cavour ed è la sua personalit
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