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In una sala del Quirinale da noi conosciuta, ove usavan adunarsi i capi del sanfedismo, trovavansi in concistoro il generale dei gesuiti, il suo segretario generale ed il cardinal Volpe, capo della polizia pontificia.

Quando lo dite voi, Eminenza, non ci ha luogo scommessa; come potrei avere io convinzione diversa dalla vostra? Il cardinal Cinzio sogguardò sospettoso in faccia lo Sforza; ma questi, arnese vecchio di corte, gli mostrò la fisonomia aperta quanto lo scrigno di uno avaro.

Qui trovavasi il cardinal Bibiena, l'autore della Calandra, diversi altri cardinali o i preti camerari che in quel giorno erano di servizio e che attendevano a diverse faccende, Il Bibiena se ne stava discorrendo di letteratura con un poeta venuto per presentare non so qual manoscritto a Leone.

Questo e gli altri due libri passavano manoscritti di mano in mano, recando all’autrice lodi di scrittori famosi, che le si professavano divoti, e biasimi di frati maligni, che l’accusavano di farsi bella d’opere d’altri. Ma nel 1633 il cardinal Federico Cornaro patriarca di Venezia ebbe voglia di convertire al bene e alla rassegnazione la suora ventottenne divenuta oramai una ribelle pericolosa, e co’ suoi consigli e rimproveri raggiunse l’intento: d’allora in poi Arcangela intese a scrivere cose buone: Il paradiso monacale; La luce monacale; La via lastricata per andare al Cielo; Le contemplazioni dell’anima amante; Il purgatorio delle mal maritate⁶³. E si diede a compiere buone opere, tra cui piú la dilettava quella di maritar le novizze. Fra le sue lettere sono parecchie del tema di questa:

A motivo di questa preoccupazione non potè accorgersi della tristezza che Manfredo, per quanto si sforzasse, non sapeva nascondere, e che però diede da pensar molto agli altri. L'arcidiacono ch'era uscito ad avvisare il cardinal Bibbiena esser giunto il marchese Palavicino, rientrò qualche tempo dopo per invitare quanti si trovavan nell'aula ad entrare nel tempio.

Vi ricordate del sarto letterato dei Promessi sposi, che dopo aver studiate mille belle cose da dire al cardinal Federigo per farsi onore, arrivato il momento, non sa dir altro che un: Si figuri! di cui rimane avvilito per tutta la vita? Ebbene, mi duole il dirlo, e lo dico per castigarmi: io feci la stessissima figura di quel sarto; anzi una figura cento volte più trista.

Il bisbiglio continuò sinchè comparve il cardinal Bibbiena che doveva benedire gli sposi. Questi allora s'inginocchiarono com'è il costume, e tanto fu il silenzio fatto dal popolo in tal punto, che s'udì distintamente la formola pronunciata dal cardinale, e poco di poi la breve e fatale risposta data dagli sposi che, benedetti, si alzarono.

Fabio salì di corsa le scale. Giunto nell'anticamera nella quale il trono, formato di arazzi portanti lo stemma della famiglia nel centro e le imprese del celebre cardinal Urbani, sulla parte laterale, occupava tutta una parete, si fermò e disse al servitore di guardia di annunziarlo, e senza aver la pazienza di attendere la risposta, si mise alle calcagna di lui per l'ampia galleria, nella quale tutto un passato di deit

Entrò gelosia nei Grigioni ch'egli volesse dar mano a stabilire l'inquisizione, e liberare la valle dai Protestanti: onde, còltolo, e coi metodi consueti in tali procedure, convintolo di trama col cardinal Sfondrato e coll'inquisitore Montesanto, egli, come nobile, fu decapitato a Teglio, il suo complice Lazzaroni di Tirano squartato vivo, e le spese del processo caricate alla valle.

Il cardinal Rizzi partì soddisfatto di ; si fece condurre a casa, e andò a dormire il sonno del giusto. Il Generale fece venir subito nelle sue stanze tre padri, fra quelli che erano più addentro nei suoi segreti, erano il confessore del Papa, il confessore del cardinale Antonelli, il confessore del colonnello De Charette, comandante degli zuavi pontifici.