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Aggiornato: 28 giugno 2025
Sì, canta, canta... E questa è la musica della giovinezza, il rumore delle cose vive, la forza passeggera ed inestinguibile che ha per unica sua meta quella di scendere un pendìo. Come ora canta, nelle origini cantava. Di qui passava e passer
Le labbra mormoravano, dal pugno chiuso le dita si spiegavano, una dopo l'altra. Cantava. A un tratto, di sopra, la nenia del siciliano interrompendosi faceva tornare la vecchia, distratta, al suo lavoro. Il cortile si rifaceva silenzioso.
cantava il canonico Petrarca che ci stava di casa . Epis. I. c. 5. v. 13. Apocalisse storicamente interpretata da V. da Padula di Acri, Napoli 1861, p. 235. Sonetti sopra varii argomenti. Son.
Nella chiesa la moltitudine agglomerata cantava quasi in coro, al suono delli stromenti, per intervalli misurati. Un calore intenso emanava dai corpi umani e dai ceri accesi. La testa d’argento di san Gonselvo scintillava dall’alto come un faro. L’Ummálido entrò. Fra la stupefazione di tutti, camminò sino all’altare.
Morendo , tu lasciasti largo compianto di fanciulle e di giovani desiosi di danze; e chi sa che, trasportato per le vaghe regioni della fantasia, non ti sarai, anche tu, abbandonato alle ineffabili dolcezze sognate dal poeta, che cantava: Mentri ca godi grata sinfunia Di trummi, contrabassi e vijulini, E senti lu cuncertu e l’armunia Di citarri francisi e minnulini, E ammira lu ’ntricciu e la mastria Di li balletti e di li ballerini, Ed è ’ntra li piaciri tutt’astrattu Ogni armuzza si cogghi a lu strasattu³⁵⁷.
Nascosta in un rigagnolo, mentre il sol tramontava, La femmina d'un rospo ancor essa cantava; Il prediletto che quel canto udia, Da lungi rispondeva: La tua voce, o mia sposa, ë melodia Che sovra ogni idïoma si solleva! Un pallido filosofo, mentre il sol tramontava.
Al teatro vidi Giorgio. Egli era stato all'Albergo Milano. Ma Fulvia non lo aveva ricevuto. Pure la sua scrittura era scaduta, ella non cantava più, e doveva essere in casa. Egli era inquieto. Quanto a me avevo un senso vago d'essere un eroe dell'amicizia.
«Celeste Aida, forma divina», cantava Aldo nel buio, tenendo nelle sue la manina sudata di sua figlia. Canta ancora, canta più forte, diceva Anne-Marie, che sentiva i brividi della febbre e della musica scorrerle come acqua fresca per la schiena. E Aldo cantava ancora, e cantava più forte. Al sesto giorno la piccola era convalescente e Aldo tornò al suo studio nella 66.ma Strada.
Lo dolce padre mio, per confortarmi, pur di Beatrice ragionando andava, dicendo: <<Li occhi suoi gia` veder parmi>>. Guidavaci una voce che cantava di la`; e noi, attenti pur a lei, venimmo fuor la` ove si montava. 'Venite, benedicti Patris mei', sono` dentro a un lume che li` era, tal che mi vinse e guardar nol potei.
E noi, a onorar la memoria di Selvaggia dei Vergiolesi, e dell’illustre poeta e legista messer Cino de’ Sinibuldi che di lei sì dolcemente cantava, e perchè le passate cittadine discordie ammaestrino gli avvenire, ci provammo a tessere questo racconto. Or esso qui è compiuto.
Parola Del Giorno
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