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Aggiornato: 9 maggio 2025
Raccontava uno valente uomo ravignano, il cui nome fu Piero Giardino, lungamente discepolo stato di Dante, che, dopo l'ottavo mese della morte del suo maestro, era una notte, vicino all'ora che noi chiamiamo «matutino», venuto a casa sua il predetto Iacopo, e dettogli sé quella notte, poco avanti a quell'ora, avere nel sonno veduto Dante suo padre, vestito di candidissimi vestimenti e d'una luce non usata risplendente nel viso, venire a lui; il quale gli parea domandare s'egli vivea, e udire da lui per risposta di sí, ma della vera vita, non della nostra; per che, oltre a questo, gli pareva ancora domandare, s'egli avea compiuta la sua opera anzi il suo passare alla vera vita, e, se compiuta l'avea, dove fosse quello che vi mancava, da loro giammai non potuto trovare.
Ludwig Kopfliche si attorcigliava ora lentamente i baffi candidissimi sulla faccia d'un bel roseo di salute e di gioventù, e i suoi occhietti luccicavano sotto la larga fronte curiosa. Non bisogna lamentarsi, perchè tutto può essere materia di studio e di osservazione! Fra lo scatenarsi delle passioni più divoranti, c'è da fare delle raccolte preziose di piccoli documenti e di piccoli fatti!
Il buon vecchio si appoggiava al braccio di Maria; per altro la sua figura cadente, rovinata dagli anni, il suo volto solcato da rughe profonde, le lunghe ciocche di candidissimi capelli che lo contornavano, insomma tutto l'insieme di quell'aspetto venerando, non formava vicino alla delicata bellezza di Maria un contrasto sgradevole.
Aveva la bocca un po' grande, ma candidissimi i denti, il naso volto insù, ma petulante, gli occhi bigi pieni di malizia e in tutto il volto una cert'aria spigliata e temeraria, ma buona ed allegra che la rendeva piacevole a chiunque la vedesse.
A Vittorina parve subito molto singolare quel commesso, che aveva polsini e solino candidissimi, e una cravatta nera, il cui nodo avrebbe destato l'invidia di Giorgio Brummel. Nel profilo di lui, negli occhi cilestri, nella linea della bocca, nella forma delle mani, vide qualche cosa d'indefinibile, che veniva dall'educazione o dalla razza.
Raccontava uno valente uom ravignano, il cui nome fu Pier Giardino, lungamente stato discepolo di Dante, grave di costumi e degno di fede, che dopo l'ottavo mese dal dí della morte del suo maestro, venne una notte, vicino all'ora che noi chiamiamo «mattutino», alla casa sua Iacopo di Dante, e dissegli sé quella notte poco avanti a quell'ora avere nel sonno veduto Dante suo padre, vestito di candidissimi vestimenti e d'una luce non usata risplendente nel viso, venire a lui; il quale gli parea domandare se 'l vivea, e udire da lui per risposta di sí, ma della vera vita, non della nostra.
Pioveva sempre, e nell'uggia del cielo grigio la camera sembrava per il confronto più lieta, coi parati nuovi, i veli della pettiniera candidissimi, i fiocchi azzurri così dolci all'occhio, i cristalli del lavabo lucenti, iridati, entro cui prolungava i suoi giorni un ciuffo di vaniglia, l'ultimo della stagione. Come è simpatica questa casa! disse la mamma.
Questo discorso fu tenuto da un masnadiere, che sembrava avere una certa preminenza su gli altri: egli compariva di bel sembiante, giovane, e grande; il suo viso, dal mezzo in su, pel sopracciglio nero quasi sempre aggrottato, la fronte rugosa, gli occhi minaccevoli, veramente spauriva terribile; dal mezzo in giù, la bocca vermiglia, sempre ridente, lieta di candidissimi denti, lo dinotava amante dello scherzo e della gioia; era in somma il suo volto una contradizione, e la sua anima ancora più: indole unica tra noi, ch'io non posso con sommo mio rammarico svolgere a lungo in questa storia, però che quegli che la possedè ebbe a piegare ad immaturo destino.
Sia che la si facesse guardare di profilo o di fronte, sia che arrovesciasse il capo e mostrasse una fila di denti candidissimi e piccini, sia che pensierosa aggrondasse le lunghe ciglia sugli occhi semichiusi, ella era sempre la più bella, la più desiderata tra le donne.
Donde era piovuto?... Vittorina si sentiva, a mano a mano che le sue compere s'accatastavano sul banco, diventare infedele al bravo Baganella: se non fossero state quelle mani lunghe senz'anelli che scivolavano sulla seta come sopra la tastiera d'un piano, e quel nodo di cravatta e quella bellissima redingote, infine se non fossero state le caratteristiche esteriori del giovane, che in un commesso la infastidivano, avrebbe finito col preferire al povero Baganella quel Filippeschi dai polsini candidissimi.
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