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Aggiornato: 17 settembre 2025
Erano giunti a piè della scala. Il corridore appariva in parte illuminato da luce lontana. Si appressavano: giunsero ad un vestibolo separato dalla prigione con ispessi cancelli. L'anima e gli occhi di Rogiero percorsero in un baleno la scena che si offeriva. Vide un uomo quasi sepolto in una sedia: le sue membra non erano del tutto manifeste, imperciocchè fosse vôlto altrove il raggio della lampada; pure sembrava pallido e vecchio; i capelli aveva tutti bianchi, teneva gli occhi chiusi, pareva volesse assuefarli a morire. Lì davanti stava un tavolino; sovr'esso una tazza e un Crocifisso. A canto della sedia per terra giaceva una lunga bacchetta tutta intaccata, e le tacche, benchè la più parte regolari, ad ora ad ora più profonde. Cotesta fu opera di dolore. Allorchè quell'infelice chiusero l
La belle qui veut, La belle qui n'ose Cueillir les roses Du jardin bleu. E a mezzodì ripassò davanti ai grandi cancelli aperti. E si fermò di fuori, a guardare. La belle qui veut, La belle qui n'ose Cueillir les roses Du jardin bleu. Finalmente quando era gi
I custodi assonnati, desti a quel rumore, si alzavano, aprivano i cancelli, li rinchiudevano in fretta, e tornavano a cacciarsi a dormire. Le guardie aprivano appena gli occhi un istante. La carrozza della prigione aspettava Roberto alla porta. Dal soprintendente aveva ricevute tutte le debite istruzioni, mentre facevano insieme il cammino per uscire.
E a voi che, dopo averlo maledetto in nome di Roma e di Parigi, lo acclamaste, in nome dei suoi cannoni e dei suoi fucilieri d'Africa, magnanimo e redentore, bisogneranno molte e molte opere sublimi di grandezza e di sacrificio, perchè l'Angelo dell'Espiazione cancelli dal libro della vostra vita quel ricordo di colpa e di disonore. Non sia fraintesa, o fratelli, la mia parola da voi.
Finalmente uno scalpito di cavalli, un rumore di carrozze che si arrestarono mi scossero dal letargo. Mi slanciai alla finestra, e vidi i grandi cancelli del palazzo Brisnago che si aprivano, e gli equipaggi che entravano. Risoluto all'atto solenne, mi appoggio al balcone ed aspetto. Pochi istanti dopo odo un rumore di porte, e vedo un'ombra lontana che si avanza... era lei!... Ancora col cappellino sul capo veniva sorridente alla finestra, a darmi il saluto del ritorno. Ebbe appena il tempo di vedermi, che io deponendo un bacio ardente sulle estremit
Polo rabbrividì, ma superatosi aggiunse: Sì, Luchino. Meglio ancora. Stanotte... Attendimi. Verrò ai cancelli col biroccio. Darò tre colpi. Non mancare. Addio.
Un lungo fischio risuona oltre i cancelli, il treno si ferma e riparte un minuto dopo, ed in mezzo ad un po' di ressa, emerge dalla porta della stazione avanzandosi verso il landeau, una giovane e bellissima coppia. Son dessi!... Gli sposi di otto ore prima. Drollino la vede subito, la guarda, come trasognato! Si, è lei... la signorina.
E quest’Uomo ch’era il più povero fra tutti i poveri di Palestina, passava davanti ai cancelli dei patrizi, e non volgeva lo sguardo; passava davanti ai palazzi dei plutócrati superbi e dissoluti, passava davanti ai teatri senza statue, dai frontoni dipinti, ove i mimi imbellettati come cortigiane satireggiavano con scaltre adulazioni la Romanit
"Se in quelle provaste ciò ch'io qui m'ebbi a sentire", replicò Gabriele fatto più franco e sicuro dal parlar di Rina, "non riuscirebbevi agevole lo scordarvene un istante: l'impressione delle ore qui trascorse mi sta sì fitta in petto, che non è possibile che si cancelli giammai, e mio unico desiderio non altro sar
M'era appena scappata di bocca quella parola, che ero pentita; ma avevano aperto i cancelli, e tutti s'erano pigiati per uscire. Mi trovai l
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