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Aggiornato: 13 giugno 2025


Quando entrano nella strada, non gli levar gli occhi da dosso: se caminano e tu camina, se si fermano e tu ti ferma.

RONCA. Non vo' men d'un carlino, se volete che la porti in testa; ma se mi date meno, la portarò rotolando a vostro risico. GRAMIGNA. Traela como quieres. RONCA. La porterò rotolando. GRAMIGNA. Camina, ché io vendré atrás. GUGLIELMO vecchio, solo. GUGLIELMO. Ecco col favor del cielo da cosí crudel naufragio san pur gionto salvo alla patria mia.

Detti, meno D. Liddu e D. Iacu. Meno mali ca si nni jeru, santu diascacci e diantanuni, pirchì m'avianu smossu la nirvatura di 'na manera tali! Chi vuliti permettiri, facitimi 'stu piaciri! No a mia, cucina, ma una santa di l'artaru avissivu fattu spiccicari, cu 'na cosa di chisti! Camina, camina.

SIMBOLO Ben, che avete deliberato di fare? DON IGNAZIO. Per dar fine alle tante volte desiato e non mai conseguito desiderio, tôrla per moglie. SIMBOLO Avetici molto ben pensato prima? DON IGNAZIO. E possedendo lei non sarò un terreno iddio? SIMBOLO Avertite che chi si dispone tôr moglie, camina per la strada del pentimento: pensatici bene.

CURZIO. Deh! camina; non tardar piú, de grazia. RUFINO. Eccome. Andiamo. CURZIO. Hai tu avertito colui che stanghi bene la porta? RUFINO. Signor . Ma io saria de parere che voi me lassassivo ritornare, ché non sta bene la casa sola. CURZIO. Sta ben pur troppo, ché non stiamo in terra de ladri. RUFINO. Non è questo: ma la commoditá suol fare li uomini e le donne cattive.

MANGONE. Camina su, bestiaccia; non lasciar luogo da cercare. Ma che dispiacer feci mai a quel raguseo, ché mi avessi a trattar cosí male? DOTTORE. Deve essere amico di Pirino e di Forca, e per far piacere a loro è stato ministro del tuo danno. MANGONE. Or che mi ricordo, avea una ciera di furfantaccio, d'un malandrino, d'un ladrone, e rassomigliava tutto a costui.

77 Con questa intenzione una mattina, senza far motto altrui, la patria lascia; e con sospiri e lacrime camina lungo lo stagno che le mura fascia. La donna che del cor gli era regina, gi

Non nocque a lui, sentì la percossa; ma nel fondo la misera si spalla. Non vede Orlando come trar la possa; e finalmente se l'arreca in spalla, e su ritorna, e va con tutto il carco, quanto in tre volte non trarrebbe un arco. 70 Sentendo poi che gli gravava troppo, la pose in terra, e volea trarla a mano. Ella il seguia con passo lento e zoppo; dicea Orlando: Camina! e dicea invano.

RUFINO. Camina, camina pure: non dubitare. MALFATTO. E dove vòi ch'io camini? RUFINO. A trovar lo mastro tuo che ha pigliato moglie. MALFATTO. E tu come te chiami? RUFINO. Me chiamo Rufino. E camina, se vòi, ché l'è tardo! MALFATTO. Oh Ruffiano! Aspetta un poco. RUFINO. Non posso, ché ho da fare. MALFATTO. Va' pur, adunque, ch'io verrò bene, . Oh venga el cancaro!

Camina, corri, vola! CRICCA. Ho tanto caminato, corso e volato per darvi la buona nuova, che avrei vinto il pallio; ma dove volete che corra, camini e voli? PANDOLFO. Trova Eugenio; e tu, che sai l'umor suo, disponilo ché contenti il voler di Guglielmo. CRICCA. Oh come gli amanti son presti a seguir i loro desidèri! PANDOLFO. Su presto, che fai? mena le mani.

Parola Del Giorno

branchetti

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