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Io comandava l'avanguardia composta dei cacciatori Bonnet. Pervenuti allo sbocco di una strada, volli cavarmi il puerile capriccio di tentare il guado sparando il primo fucile, datomi da un soldato¹, contro alcuni lancieri a cavallo.

scattando in piedi. Chi sono quegli uomini che fuggono? Passano correndo nel fondo della scena quattro negri armati di fucile. Sembrano terrorizzati. L'ultimo si butta in un cespuglio a capo fitto. Sono cacciatori Giuma. Kabango e Bagamoio corrono vicino a Lanzirica e lo aiutano ad accendere i cespugli che divampano. con terrore. Gli elefanti! Gli elefanti! Gli elefanti!

E noi lo avvertimmo, che per quel quarto di ora eravamo boscaioli e cacciatori, e che non avrebbe corso danno a mostrarsi meglio garbato. Sta bene; non volete acquistare come re, guadagnerete come servi; accostatevi qua... presso me... guardate laggiù... Dove?... In dirittura del mio dito... in quel fondo l

Queste voci schiamazzate dai cacciatori, ed un urlare e guaire di segugi e di levrieri, un sonare di corni, uno sparnazzare di falchi e di sparvieri, uno scalpiccìo di palafreni e di giumenti, il ragliare della cavalcatura del buffone Grillincervello, traevano i Milanesi a vedere una grossa comitiva, che, col signor Luchino, usciva a caccia dalla porta Comasina, e che dai cittadini faceva esclamare: Oh belloed ai contadini: Povere le nostre campagne

Le note dei «fratelli d'Italia» si perdon nell'aria, e un altro esercito s'inoltra, d'aspetto diverso e nuovo, ordinato e disciplinato come un vecchio esercito, una fiumana di cappotti grigi e di berretti turchini, segnati dalla croce di Savoia, battaglioni serrati e rapidi di studenti, d'artisti, di dottori, di patrizi, d'operai, di poeti, comandati da antichi ufficiali di Venezia, di Roma e del Tirolo, l'esercito del '59, i valorosi Cacciatori delle Alpi; e tra le prime file il tenente Pedotti con una palla nel cuore, e il Guerzoni con la spalla infranta, e il De Cristoforis col ventre lacerato, e Narciso Bronzetti, superbo di tre ferite mortali, sorridono al loro generale adorato, e agitando le carabine e le spade vittoriose gli gridano i nomi delle loro tre battaglie, e al suono dei tre nomi benedetti balena la fronte augusta tre volte....

Scoppiata la guerra, con una brigata di tremila e cinquecento cacciatori, senza un solo pezzo d'artiglieria, ributta gli austriaci a Ponte di Casale, entra in Lombardia, batte il nemico a Varese, lo batte a San Salvatore, lo batte a San Fermo, entra vittorioso a Como, a Bergamo, a Brescia, donde la sua presenza sola allontana il nemico; passa sotto gli ordini del re, e si batte ancora una volta prodemente, a Rezzato. E appena conchiusa la pace, si rimette all'opera. Chiamato dal Ricasoli, riordina e rianima l'esercito toscano; eletto secondo comandante dell'esercito dell'Italia centrale, va con due divisioni, per provocare l'insurrezione nelle Marche, sui confini pontifici, donde Vittorio Emanuele lo richiama; e a Genova promove la sottoscrizione per un milione di fucili, e a Torino fonda l'«Associazione della nazione armata», e, deputato di Nizza, va a combattere in Parlamento la cessione della sua citt

Alla testa dei Cacciatori delle Alpi egli fece miracoli di valore, vinse il famigerato Urban; ma, per mancati aiuti, talora dovette sgombrare le terre da lui redente, non potendo resistere alle forze soverchianti del nemico. Al 1860, salpato da Quarto, poco mancò che non lo arrestassero nelle acque di Sardegna.

Poi il feritore ed il ferito andavano insieme alla bettola, si puntellavano a vicenda tornandone briachi e sapevano tutti e due che alla prima salita in montagna guai trovarsi a tiro. Morto il Re, nei primi mesi fu una cuccagna generale di cacciatori ed uno sterminio di stambecchi e camosci.

I Genovesi e i cacciatori di Marsala, dovevano pernottare nelle loro posizioni: salutai caramente i miei amici, ed appoggiato al braccio di uno dei Francs chevaliers de Chautillon piano piano me ne tornai verso la citt

La passione della caccia chiamava sul mare e lungo la spiaggia all’autunnale «passa delle allodole». Spettatore cotidiano di queste scene, Bartels, ne provava infinito piacere. In centinaia di barchette migliaia di cacciatori scorrevano il golfo.