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Aggiornato: 24 maggio 2025
Erano scassa pagliai da quattro alla crazia, e non metteva conto d'occuparsene seriamente; anzi si cercavano con svogliatezza, come i cacciatori di grossa selvaggina cercano le allodole....
I cacciatori ne furono desolati, ed a sua Maest
Ma rise, perchè bisognava ridere; e quella risata fu l'orazione funebre recitata sulla tomba.... di una cingallegra smarrita. Ah! la gran caccia! esclamò egli poi, sospirando. Ne parlate facilmente, voi, bella signora. La gran caccia è molto faticosa, e più ancora difficile. Essa, ad ogni modo, richiede cacciatori più esperti. Non mi parlate degli esperti! replicò la marchesa. Io non li amo.
Che c'è di nuovo? Ed egli: Venuti per sorprendere fummo sorpresi. Ed il resto della colonna? Muove parallelamente alla montagna. Ma come accadde che il nemico s'accorse di noi? Il comandante non sapeva nemmeno ove giacesse il forte. I cacciatori Bonnet, i quali formavano la sinistra, spintisi fino alla cinta, s'imbatterono in una grossa pattuglia. Arrendetevi, disse l'ufficiale.
Secondo il solito,» rispose uno di coloro; «noi torniamo quasi sempre carichi di cacciagione. Son cacciatori come noi,» disse uno di quelli che avevano introdotto il conte; «eransi smarriti, ed io li accolsi dicendo che c'era posto per tutti. È vero, è vero,» rispose il suo compagno. V'ingannate, amico,» disse il conte; «noi siamo viaggiatori.
«Avanti!» esclamava il bellicoso concittadino di Nullo, cui il pericolo aumentava l'ardire. «Avanti!» ed ordinava di suonare la carica all'ordinanza sua, che a Tivoli s'era fornita d'una tromba dei zuavi pontifichaux, e nel gridare «avanti!» il nostro P..., colla sciabola alla mano, lanciossi sui cacciatori che sembravano voler difendere il ponte, ma che fuggirono all'avvicinarsi del nembo.
Garibaldi, Missori e il giovane Bertini erano a poca distanza; l’ufficiale napoletano non se ne accorse, intento a correre per riprendere un cannone che i garibaldini avevano preso al nemico; ma i cacciatori borbonici sono ricevuti dalle fucilate dei nostri e ritornano indietro.
Dove si andava? a che mirava il generale? a qualcuno dello stato maggiore che lo interrogò «Andiamo, risponde, a incontrare i nostri cannoni a Varese». Infatti il ministro della guerra aveva deciso d'inviare ai cacciatori delle Alpi quattro obici di montagna: ma i cannoni erano un pretesto, o tutto al più uno scopo secondario, altro era l'intendimento di Garibaldi.
Anche ivi la lotta fu calda; si passò dal ponte dell’Ammiraglio al ponte delle Teste in mezzo al saettare dei cacciatori che erano appostati ai due lati della via; ma al piano di Sant’Erasmo le truppe borboniche dovettero battere in ritirata; siamo subito corsi dietro di loro, lungo la strada che oggi porta il nome di Lincoln. Era bello il vedere Garibaldi in quei momenti.
Disse ai suoi uomini che aspettava alcuni amici cacciatori provenienti dalla parte di Rocca Silana, che prendessero detta via coi cavalli bardati, e se non li incontrassero, andassero a legare i cavalli al luogo indicato, e venissero ad avvertirlo.
Parola Del Giorno
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