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Aggiornato: 19 giugno 2025
Era angustiata dal timore e oppressa da una soggezione strana: guardava la lettera, che teneva sempre chiusa in mano, voleva aprirla e non sapeva risolversi, non osava. Finalmente, si fe' coraggio, stracciò la busta: Venite subito da me: ho scoperto tutto e ho tanto tanto bisogno di consigliarmi con voi.
Ma tosto gli sovvennero le altre parole: «Mio padre non sa, non può sapere; come fargli comprendere?...» E allora trasse risolutamente la busta. I fiori, un poco gualciti, olezzavano sopra il ritratto, acutamente. Gli occhi dell'immagine erano vivi, sfolgoravano sotto la fronte pura incoronata di fiamme.
Qua, vediamo! Il Direttore gli strappò la busta di mano. C'erano le duecentocinquanta lire. Oh, alleluia! esclamò la Gioconda avvicinandosi colle mani sui fianchi, e aspettando la sua parte. Mi darai le venti lire per il dentista! esclamò subito anche Evelina. Essa, quando c'eran denari, ne domandava sempre, per il dentista, il dottore, la farmacia Zambelletti. Uno alla volta! Uno alla volta!
Vado adesso. E presa la busta grossa di pelle, vi mise dentro molte carte e il libro dei chéques. Cuanti tisortini a Primarol! Carnefalata finisce a legnat! Come lo sa, lei? gli domandò il signor Galli, voltandosi di colpo, fissandolo. Un dispaccio dell'Italia. Chiamato rinforzo truppa disordini gravi, feriti.
Nella mia camera da letto, sullo specchio vedo una busta... Una lettera di Lidia, mi sono detto subito. Era un regalo di mia madre: era una busta coll'augurio: La pace sia con te.
Alfredo, comprimendo colla mano destra il cuore, perchè gli doleva più del solito, raccomandò intanto a Benedetta di chiudere il cassetto del suo tavolo a chiave e di consegnar questa alla sua nonna, la quale poi, quando sarebbero venute le di lui sorelle a trovarlo, avrebbe dato alle medesime il plico rinchiusovi, dove è scritto sulla busta: Mie ultime volont
Ed indugiando Sennacheribbo, senza rispondere ad obbedire, l'azafatta cavò dalla taschetta di velluto che le pendeva allato una busta, la baciò devotamente e ne trasse un foglio che mostrò al capitano; il quale vi lesse: «La latrice del presente sar
Senti, un favore da niente... Ascolta bene. Tu devi andare da Enrico... Alla ferrovia... Alle partenze, lo sai, dove si prendono i biglietti... La signorina frugava sotto l'origliere. Lo farai chiamare e gli darai questa lettera. Nella penombra la busta della lettera biancheggiava. Milia ritrasse le mani. Non vuoi? Non vuoi andare?...
T'ho amato troppo tardi, ma t'ho amato fino a morire per te.» «Quel piego era accuratamente avvolto in una busta di tela cerata e suggellato. Se lo trovavano su di me, la mia dichiarazione scoprirebbe il mio segreto, e tutto quanto avevo fatto per evitare la pubblicit
Un giorno era un afoso pomeriggio di maggio Aldo non ritornò a casa. Minna era andata a prendere Anne-Marie a scuola, quando un commissionario suonò alla porta dell'appartamento, e a Nancy, che gli aprì, consegnò una lettera in una grande busta sigillata. Si fece firmare la ricevuta e partì rapido.
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