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Aggiornato: 9 giugno 2025
Bruno respirò, e tornò a sedere, in silenzio; ma i suoi occhi andarono più volte agli occhi di Nicla, interrogativi e solleciti. Io, dichiarò infine, sarò sempre savio. Con te sarò sempre savio. Va bene! disse Nicla gravemente. Tengo la tua promessa. E Brunello confermò ancora, con un cenno del capo. S'era messo a ginocchi innanzi alla sua amica e restava così a guardarla, mentre ella pensava.
Il signor conte va a trovar la sua famiglia, per affari. E Brunello? Brunello dormiva. L'ho vestito io. Veniva a casa la sera sempre stanco, per le sue grandi passeggiate e per le corse che faceva con lei, signorina. Dormiva, e l'ho vestito io, l'ho messo io in carrozza, e l'ho avvolto ben bene di scialli e di coperte, perchè sentivo che il tempo era incerto.
Il male era strano; una invincibile malinconia struggeva il giovane; di tanto in tanto i medici esponevano una teoria nuova e prescrivevano una nuova cura. Brunello non potè salvarsi dai medici e dai mali che grazie alla sua fresca et
Aveva scelto finalmente la campagna, e desiderava salutare Brunello. Egli disse a Nicla, mostrandole il telegramma: Partirò questa sera. Nicla riflettè un istante, poi rispose: Puoi partire domattina. E guardandolo negli occhi, soggiunse con voce breve: Siamo soli!... Resta!...
Sì: tu remerai e io con la canna lo farò tornare, assentì Brunello gioiosamente. Lasciamolo andar lontano, più lontano ancora, fino ai monti.... E guardava verso ponente le montagne che si disegnavano nere sull'azzurro, e pareva con gli occhi valicare le vette e fissare altri paesaggi sconfinati, altri monti, e fiumi e praterie e valli e citt
Aveva visto l'ombra di suo padre passare, la curva ombra senza denti, coi capelli bianchi e lunghi, con lo sguardo attonito spalancato nel vuoto. Nicla comprese e lo toccò su una spalla. Brunello! mormorò. Ora tornando, andremo a vedere il giardino della mia villa.... Dove io sono venuto a cercarti? chiese Bruno. Ma sì; dove tu mi hai detto: «Signorina, vieni ad aiutarmi!». E chi c'è ora laggiù?
Poi il fanciullo tornava, il candore velava quelle precoci inquietudini, e in Nicla rinasceva la fiducia. Sentiva di potere accarezzare Brunello, di potere stringerselo fra le braccia, di poter maneggiarlo come cosa sua.
E la pioggia entrando a sghembo nella vettura, aveva ormai inzuppato i due viaggiatori. Dormi, piccolo, disse Fabiano. Perchè mi porti via? domandò Brunello. Gli rispose uno schianto formidabile, che fece sobbalzare uomini e bestie; un fulmine era scoppiato a pochi passi.
Hai saputo qualche cosa? le domandò sua madre, vedendola tornare. Non ho saputo niente, perchè non ho chiesto niente! ella rispose. E salita nella sua camera, vi si chiuse, e si gettò sul letto a piangere. Il viaggio di Fabiano e Brunello era stato spaventevole.
Il divieto assoluto.... Ma Brunello non ha che otto anni; e un bel giorno mi si dir
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