Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 9 giugno 2025


Ebbene, piccolo, che m'hai fatto? disse Fabiano, chinandosi a baciare Brunello. Questi sorrideva, ma era stordito e debole. Fabiano decise di fermarsi ancora tutto quel giorno all'osteria, e il vetturale si fermò egli pure, a disposizione del signor conte.

«Partito improvvisamente, mi è stato impossibile compiere il più gradito dei doveri, e ringraziarla di nuovo dell'affetto e della protezione che ha prodigato al mio Brunello. Trovi qui l'espressione della più viva mia gratitudine. Bruno sta bene. Mentre Le scrivo, dorme a pugni stretti, e sogna forse i bei giorni della vita lontana. Noi ci fermeremo qui ancora per poco, ma Bruno non mancher

72 Inanzi Albracca glie l'avea Brunello tolto di sotto quel medesmo giorno ch'ad Angelica ancor tolse l'annello, al conte Orlando Balisarda e 'l corno, e la spada a Marfisa: ed avea quello, dopo che fece in Africa ritorno, con Balisarda insieme a Ruggier dato, il qual l'avea Frontin poi nominato.

In una grande trattoria elegantissima tra il verde e i fiori, al suono d'una musica invisibile, Fabiano e Brunello si trattenevano a colazione; e tutto il giorno era festa, e la sera il teatro, per lo più un Circo equestre, chiudeva degnamente la giornata faticosa. Bruno era soddisfatto, perchè il babbo era stato sempre con lui e non gli aveva chiesto quali sono le cinque parti del mondo.

La sua bocca si aperse a un grido rauco, che somigliava all'urlo d'una belva ferita a morte; e battendo l'aria con le braccia, Brunello Traldi precipitò al suolo, di schianto. Bruno Traldi fu per più mesi ammalato, e vegliarono al suo capezzale la madre e il vecchio Salapolli.

Tutti parlavano una lingua diversa dall'italiano; chiacchieravano, ridevano, il salotto pareva un'uccelliera coi più garruli uccelli, prendevano il col babbo, che parlava quella lingua speditamente, ciò che a Brunello dava idea che anche suo padre fosse uno straniero.

Brunello Traldi doveva aver la stessa forza di volont

La riaccompagnava a passo a passo dal salotto verso il vestibolo; e attraversando un corridoio laterale al giardino, la fanciulla vide in fondo, tra i fusti e il fogliame scuro, una tavola di legno. V'era dipinto in rosso e nero un soldato in grandezza naturale. Era il bersaglio del conte, quel bersaglio che Brunello avrebbe sostituito volentieri con Duccio Massenti.

Io sarò sempre la tua Nicla; io ti ho aspettato sempre. Ma lo saprai tu solo.... E con voce tremante soggiunse: Lascia che ti chiami ancora Brunello, per l'ultima volta, amore mio, bambino caro.... Poi, d'un tratto, come trascinata da una follia, afferrò la testa di Bruno e l'avvicinò alle labbra: I tuoi occhi hanno visto troppe cose d'orrore, disse. Io ti farò dimenticare!

Scendevano allora dall'albergo di prim'ordine a qualche albergo pieno di poesia e d'incomodi, in un paesetto qualsiasi; la carrozza spariva; si vedevano intorno a Fabiano certi uomini melliflui e diffidenti che gli procuravan danari. E allora Fabiano e Brunello ripartivano, riprendevano la vita grande, sin che la mamma sopraggiungeva, faceva una scena a Fabiano e si portava via Brunello.

Parola Del Giorno

s'alceste

Altri Alla Ricerca