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Aggiornato: 22 maggio 2025
¹ Nel «Patto di Roma», Cavallotti proponeva un prestito «garantito sul residuo patrimonio ecclesiastico, del quale eccezione fatta dei benefici parrocchiali e cioè delle rimanenti 336 mense vescovili, dei 400 capitoli cattedrali e dei 286 seminari che letificano l'Italia, sarebbe a decretarsi la conversione, esercitandosi una buona volta il diritto conferito allo Stato persino dallo stesso art. 18 della legge Bonghi sulle guarentigie.
Io Io reputo, Maestro, che fra i grandi Italiani sii tu quegli che ha conosciuto piú profondamente ed intimamente la lingua e gli autori greci. Forse piú del divino Leopardi; e certo un po' piú di Ruggero Bonghi, che ti vorrebbe apporre, ma ti doveva aver letto poco. Ed anche dei Latini fosti dottissimo.
La monarchia italiana si volse quindi al Vaticano affettando l'orgoglio rivoluzionario, che in fondo non ebbe mai e fu spesso costretta a simulare. I suoi più ardenti partigiani accumularono proposte su proposte negli scritti per saggiare il terreno prima di presentarle in Parlamento; Ruggero Bonghi al solito fu il più forte campione del nuovo compromesso, ma il suo ingegno sempre più largo che vasto, e troppo spesso uso a scambiare la bassezza per la profondit
«Parla la lingua della gran Patria tua» ha scritto Ruggero Bonghi. «Non senti come attraverso questa si sprigiona e si manifesta ogni idea della tua mente, ogni moto del tuo cuore? Nessuna lingua è più bella della tua. Nella tua lingua si rispecchia la storia della patria. Di secolo in secolo le generazioni, che hanno preceduto la tua, vi hanno deposto il loro animo e ve lo hanno trasmesso. Quando tu la parli nella purezza sua, tu vivrai non solo con patrioti che vivono, ma ancora con quelli altresì che hanno vissuto prima di te, e niente di forestiero ti penetrer
Dopo cinquant'anni d'intenso lavoro scientifico, la scienza filologica italiana ha prodotto opere che si possano equiparare alla Storia della letteratura italiana e ai Saggi del De Sanctis, ai Discorsi sullo svolgimento della letteratura nazionale e ai cento altri studî del Carducci, alla Storia dei Mussulmani in Sicilia dell'Amari, al Virgilio nel Medio Evo del Comparetti, e ai lavori in genere del D'Ancona, del Settembrini, del Bonghi, del Vannucci, del Bartoli?
L'unico punto di contatto tra il Tolstoi e il Manzoni può trovarsi nel frammento pubblicato dal Bonghi, nella famosa opinione intorno all'amore nell'opera d'arte: ma questa opinione è ragionata in modo da far capire che l'autore dei Promessi Sposi pensava, più che ad altro, alla eccessiva sensibilit
E chiunque ha parlato alle masse, improvvisando, forse anche Rugero Bonghi non si dica poi se parla Francesco Crispi raramente evita gli scatti improvvisi, le frasi roventi, gli appelli all'azione energica salutare, necessaria. E l'applauso caloroso, sincero, spontaneo che accoglie le parole vibrate dell'oratore lo eccitano, lo trascinano irresistibilmente verso maggiore accentuazione di frasi.
....Il Bonghi dice che qui ci sentiremo piccoli. Perchè? Piccolo si sentir
Il principato invocava dal papato le sue armi spirituali a guarrentigia dell'ordine contro le ignobili anarchie della piazza. E, bisogna pur confessarlo, la maggior parte del pubblico vi era favorevole. Ruggero Bonghi ne scrisse molti articoli sulla Nuova Antologia che furono poco letti e meno compresi.
Mi immergevo in letture difficili. Libri lasciati sdegnosamente da parte mi attiravano con la lusinga che dovessero ispirarmi ripugnanza. Così presi a leggere parecchi dialoghi di Platone tradotti dal Bonghi; e, invece, ne rimasi ammirato e mi vergognai di avere appena tagliato quei volumi quando mi erano stati mandati dal libraio. Inoltre, mi parve segno di maturit
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