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Scendo e vado di corsa in via Grande, ove avevo l'appuntamento a Livorno; il Consolato Francese doveva darci modo di pervenire sicuramente a Marsiglia; chè la questura Livornese, diretta dal celebre Bolis stava con tanto d'occhi sgranati, affinchè nessuno salisse sui vapori francesi, importunando e viaggiatori, e marinari, e facchini di porto, fino a tanto che questi non avessero dati schiarimenti più che lampanti sull'esser loro, o sulle faccende che li facevano stare sul mare; anche muniti di biglietto, si correva rischio di esser mandati e con cattivo garbo, di dove si era venuti, e i passaporti non si volevano più concedere ad alcuno.

Tra i primi feriti vi fu il capitano Giulio Bolis del battaglione Antongini, colpito mortalmente in pieno petto. Mentre i suoi amici lo trasportavano in Mentana, Garibaldi chiese chi egli fosse. All'annuncio: È il conte Bolis di Lugo esclamò, battendosi la fronte: Povero Giulio!

Possono partire Gridò poco dopo con voce tonante il Bolis, Giove Tonante di quell'Olimpo di birracchioli e di guardie di tutte le qualit

O guardiamo, se Bolis è tanto birro da violare anche la bandiera francese. Prima di farlo vorr

Ma saremo disturbati qua in Genova?... Dimandai io che avevo sempre fisse in mente le persecuzioni con cui ci onorava il Bolis a Livorno. Loro possono andare tranquillamente... Si figurino in quest'ultimo mese ne ho gi

Vienci prima, se ti riesce!... il sor Bolis mi ha tenuto fin ora in prigione: appena sono stato libero, son venuto qua con dieci uomini. Ma ora torniamo indietro.... Neanche per sogno io li i progetti del generale.... se tu sapessi!.... Che c'è? C'è... ma per ora non lo dire a nessuno.... c'è, che ora si scende in Nizza, si proclama la repubblica.... Sogni! Vedrai. E t'han fatto nulla?

Trascorre un altra mezz'ora; si ascolta il rumore dei disgraziati che sono stati avvinghiati pei primi dai falchi del Bolis: si compiangono, ma quale fortuna, se noi potessimo uscir loro dalle unghie!.. Il vapore è in movimento... Che si parta davvero? Non si osa credere a noi stessi, ma alle fine ci si persuade che si va... Si va, ripetiamo tutti tra noi, e sentiamo tra ciglio e ciglio l'umor di una lacrima Ci si ferma di nuovo!... Esclama un nostro compagno, e pur troppo, ci si convinse di subito della triste verit

Arrivati alla ferrovia, le guardie ci fecero ala, si allontanarono, fino a che non avemmo presi i biglietti. Dunque a rivederli, signori Traendo un sospiro di contentezza ci disse il delegato. Dica addio! Riprendemmo, noi tutti. Grazie dell'accompagnatura! Proferiva uno in tuon di burla. La ci saluti Bolis... Al piacere di non riverirla mai più..

Figuratevi: prima Don Checco con una mazza gigantesca, su cui si appoggiava, ma che non era valevole a farlo passar per meno zoppo di quello che era: poi il Colonnello in cappello a cilindro coi due tubi di latta, in cui erano le carte geografiche, ma che di notte gli davano un'idea di Sesto Caio Baccelli, con gli annessi canochiali; dietro a loro il giovinetto innamorato con due valigione, che erano vote, ma che egli aveva portato con se per dar polvere negli occhi alla pulizia; in coda noi altri urlando, chiassando, facendo le fiche a quel povero diavolo, che tentava attaccar discorso con tutti, senza che nessuno gli rispondesse: in poche parole egli sembrava un precettore che conduce a passeggiare una mandata di birichini, e scommetto che in quell'ora, avvedutosi della parte redicola che sosteneva, avrebbe mandato in quel paese Bolis, la Francia, il Ministero e gli eroi della libert

Dalla scena che si presentò allora ai nostri occhi, un pittore avrebbe potuto prendere argomento per un bellissimo quadro ed un letterato per una magnifica descrizione. Una lunga fila di carabinieri e di questurini occupava tutto il lato del bastimento che era dicontro alla nostra cabina; più avanti il giudice d'istruzione colla ciarpa turchina, Bolis raggiante di contentezza, e un nuvolo di delegati e d'applicati di Pubblica Sicurezza che si davano un moto, un daffare indicibile, e si pavoneggiavano, esponendo al rispettabile pubblico ed all'inclita guarnigione le fasce tricolori che avevano a tracolla, come segno indiscutibile della loro autorit