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"Ferro, laccio e veleno adoperò la vendetta arcana che vigila sul mondo, come altra volta il Tribunale della Santa Vema. Il biscazziere abbandonò la isola continuando le sue truffe pel mondo. Scoperto baro per singolare vicenda che ti narrerò un'altra volta, ai bagni di Homburgo nel tornare a casa gli dettero di un coltello in mezzo al cuore, e gli rubarono il danaro rubato. Ladro di ladro non fa peccato: gana min a gana plur, come diciamo noi altri; solo gli lasciarono le carte, e gliele distesero per supremo scherno intorno del capo a modo di raggiera. La Mezzana, dopo varie vicende di vita, prese a nolo un colosso nato a Como, che un bel giorno la lasciò strangolata nel letto, e con le spoglie della casa salvò con la cameriera in America. La giovane peccatrice prese in odio il peccato e il luogo della infamia: si ritrasse in una celletta dove visse poco, e mantenendosi col vendere ora questa ora quell'altra masserizia. Il nostro pietoso Presidente non cessò mai visitarla. Se vuoi sapere com'ella s'inducesse a sopportarlo, te lo chiarisco in breve: con la promessa di portarle alcuno oggetto che fosse appartenuto al misero Guglielmo. Egli era troppo buon gentiluomo per mancare alla sua parola: si procurò l'ultima lettera scritta dal defunto alla madre, che non fu spedita perchè macchiata di sangue. Gliela porse il pietoso con sembianza compunta; e l'avvertì a tenerla cara, perchè il cervello del giovane era andato a cascare per lo appunto l

Non v'incollerite; andiamo oltre, se vi piace, che ragioneremo a bello agio. E proseguirono la via. Il biscazziere anch'egli, saltellando, si trasse innanzi. Ma vi par egli, incominciò Olimpio, che sia tratto da buoni compagni lasciarmi senza un baiocco da far cantare un cieco? Mi avete salvato da morire di fame per farmi poi morire di sete?

Ma don Olimpio, osservava il biscazziere con una vocina agro-dolce, pensa mo che ti se' messo a giuocare un poco innanzi che suonasse l'ave maria della sera, e adesso mano a mano siamo all'ave maria della mattina; ogni minuto, che passa, parmi proprio di stare su la gratella di san Lorenzo.

Bisognerebbe! riprendeva il biscazziere, o che sono tuoi banchieri i Conti Cènci, Olimpio? Fa conto, che lo sieno... Ho capito, soggiunse il biscazziere, avresti forse mandato a dormire qualche nemico di casa?... Per questi lavori non si danno pensioni; chè anche qui, come cost

Il biscazziere, che da lontano aveva sbirciato il caso, saltellò, saltellò secondo l'usato costume, frettoloso presso Olimpio; ma lo trovò spirante. Don Olimpio! Ti ha ammazzato don Marzio, eh? per paura che tu scuoprissi alla giustizia quella matassa dei Cènci, eh? E lo covava con tutta la persona avidamente curioso.

Ah! tu vuoi fiscaleggiarmi? rispose turbato Olimpio; e il biscazziere, che aveva paura di quel colosso, ritrasse indietro la voglia del sapere imitando la chiocciola, la quale tira a se le corna quando se le sente toccare.

Il biscazziere poi, secondo il solito, aveva mentito; imperciocchè egli e il bargello stessero congiunti insieme come le dita di una medesima mano, sempre pronta a chiudersi per afferrare. Nessuna spia più puntuale, e precisa possedeva il bargello del biscazziere circa alle cose che accadevano dentro la sua bisca, potendo ancora intorno a quelle di fuori. Salario dello infame mestiero era la trasgressione impunita dei bandi sul giuoco: costume in quei tempi riprovato palesemente siccome anche ai nostri, e non pertanto in cotesti tempi di barbarie, come ai nostri di pretesa civilt

Olimpio quanto stette duro finchè sperò venire ricercato di pace, altrettanto cadde avvilito adesso che si vedeva negletto; per la qual cosa uscì con presti passi fuori della bisca, affrettandosi a raggiungere Marzio. il biscazziere tenne i piedi in casa, e si cacciò dietro a costoro imitando il moto che fanno i corvi tarpati, i quali saltellano, saltellano di scancìo; poi ad un tratto si fermano, voltando il capo sospettosi di qua e di l

Olimpio apre a fatica gli occhi gravi per morte, e, vista la faccia del biscazziere, gli richiude gemendo. Il biscazziere instava: Vendetta! Vendetta! Se vuoi vendicarti, e lo vorrai certo, di don Marzio, svela a me ogni cosa, che io sono sviscerato del bargello; e prima che la tua anima sia arrivata (-qui si trattenne alcun poco, perchè gli veniva aggiunto naturalmente allo inferno; e sostituire paradiso non gli pareva che andasse a dovere: per la qual cosa si tolse d'imbarazzo con un mezzo termine, a modo dei diplomatici )sia arrivata di l

Mille, e mille fanno duemila. Ma sai, don Olimpio, osservò il biscazziere, che qui nel regno con duemila zecchini si compra un ducato? O come hai tu fatto a guadagnare tanti danari? Raccontaci un po' come gli hai tu acquistati. Era troppo diretta la botta perchè Olimpio non sapesse schermirsene.