Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 19 giugno 2025


Così fu dato a Bertolini il nome di Bemolle, che gli rimase per sempre. Bemolle, che era sopratutto compositore, ora non componeva più. Egli fu ben presto uno dei Divorati. Le sue mattinate erano prese dal Professore. I suoi pomeriggi egli li diede ad Anne-Marie. Arrivava ogni giorno, dopo colazione, e senza dir nulla si metteva al pianoforte.

E Bemolle, che si riprometteva di andare a vedere la sua vecchia madre non appena terminati i concerti al Costanzi, camminava dietro a tutti lagrimando silenziosamente, disciolto in una vaga tenerezza verso il mondo in generale. A proposito, Nancy, disse Nino, sai che ho riveduto la cara vecchia villa di Wareside?

E poichè il Professore aveva detto: Con questa bambina si può cominciare dalla fine, Bemolle la condusse con inviti astuti e con musicali allettamenti, a traversare lieta e leggiera i trabocchetti del Paganini, gli abissi del Beethoven, le alture di Bach. E i suoi nove anni non erano compìti ancora.

~Bemolle~! gridò alla seconda volta. BEMOLLE! urlò, frenetico, calpestando i pedali, afferrando con mano febbrile le irsute nere chiome che gli coprivano serrate e crespe la testa come un berretto d'astrakan. Cos'ha questo «bemolle»? chiese Fräulein alzando blandi occhi dal suo lavoro. Anne-Marie rise. Io non so che cos'ha. Mi pare diventato matto!

L'impresario fece il suo rumore col naso, e inghiottì la sua saliva. Precisamente, disse. E dopo una pausa soggiunse: Io mi assumo tutti i rischi e tutte le spese! Oh! davvero? disse Nancy, quasi pronta a chiedergliene scusa. Bemolle le toccò il gomito perchè tacesse. Trenta per cento delle entrate ~lorde~? chiese Bemolle, con fare sospettoso. Nossignore. Delle entrate ~nette~, disse l'impresario.

Egli aveva un certo modo di aspirare brevemente l'aria, facendo colle narici un piccolo rumore soddisfatto e aspettante, e poi di mandar giù la saliva, cogli angoli della bocca rivolti in su, che dava sui nervi a Nancy, e le impediva di capire ciò che leggeva nel contratto. C'erano quattordici clausole. Vi pare tutto giusto? chiese Nancy piano a Bemolle.

E l'indomani sera Adele, Carlotta e Clarissa, felici e perturbate, aiutavano Nancy e Anne-Marie a prepararsi per la loro udienza al Quirinale. Bemolle era fuori di , pallido e febbricitante per l'agitazione, al pensiero di dover accompagnare Anne-Marie al pianoforte.

Quando l'impresario potè riaversi dallo stupore di questo inatteso attacco, prese per il colletto Bemolle, lo alzò, e vivamente lo fece sedere per terra. Quindi prese cappello e bastone, e se ne andò. ... E' partito? chiese Bemolle rizzandosi a sedere, con le guancie che parevano di carta e un occhio arrossato. , è partito! disse Nancy. Oh, povero Bemolle! Vi ha fatto male? Bemolle non si alzò.

Nella immensa sala vuota del Rudolfinum, i cento maestri dell'orchestra aspettavano chiacchierando, quando le grandi porte di vetro laterali si aprirono, e Anne-Marie entrò, seguìta da Bemolle portando il violino, e da Nancy portando la musica, e da Fräulein portando Schopenhauer.

E Bemolle, che dal debutto di Anne-Marie in poi pareva costantemente dibattersi in un mare di commozioni, esclamò col viso pallido e gli occhi rossi: Ho stretto la mano a Max Bruch e a Joachim! Ora non m'importa di morire! E sempre alla fine dei concerti la folla aspettava all'uscita la piccola Anne-Marie.

Parola Del Giorno

caracteribus

Altri Alla Ricerca