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Aggiornato: 21 luglio 2025
Due vie ti schiude la bellezza, non avventurose del pari, ma ugualmente onorevoli e benefiche. L'uomo o l'umanit
Ho badato, cioè, non solo all'intima bellezza delle commedie, ma anche a certe loro speciali caratteristiche o ai loro stretti rapporti con la vita e i costumi del Cinquecento o alla varietá delle tendenze che, pur senza uscire dalla tradizione classicheggiante, si manifestano in esse.
In tutto questo c'è la bellezza della semplicit
Nicla rispose: Ora tu mi devi giurare. Bruno la fissò. Spiccava sopra uno sfondo paonazzo, tutta serrata nel suo abito d'acciaio come in una sacra armatura, e il busto svelto ed eretto balzava su dalla sobria curva dei fianchi. Aveva nel volto diffusa una bellezza nuova serena, e dentro gli occhi una fiamma ferma e costante.
Spesso avvenne che i Conti di Santa Fiora mettessero gran corte, e la facessero bandire all'intorno; vituperio irreparabile! le tavole loro furono deserte, mentre in quei giorni medesimi non mancarono ospiti a Torrita; perchè dovete sapere, bel Cavaliere, che si vuole in donare arte finissima, che non può insegnarsi, ma viene dalla natura, come la bellezza del corpo; donando ad altri dimostri te più potente di lui,» e qui Ghino alzò il dito, onde Rogiero ponesse attenzione, «e gli uomini mal volentieri perdonano qualunque specie di superiorit
EUGENIO. O sorella Olimpia, quanta bellezza m'ha raccontato il padre, ch'era in te! TEODOSIO. O moglie, o figlia, che v'ho stimate morte, poiché di tante lettere che v'ho inviate per saperne qualche novella, non mai ne abbiamo ricevuta risposta. SQUADRA. Non piú, che dite benissimo.
Il centro di Torino ha una bellezza sua propria, invisibile allo straniero indifferente, ma che deve affascinare l'Italiano nuovo arrivato. Ogni suo angolo, ogni sua casa parla, racconta, accenna, grida; ogni arco de' suoi portici è stato l'arco di trionfo d'un'idea vittoriosa; sopra ogni pietra del suo lastrico si sono incontrati e stretti la mano per la prima volta due italiani di provincie diverse, due esuli, due soldati della grande causa comune; tutto v'è ancora caldo del soffio immenso di amor di patria che vi passò, infiammando e travolgendo ogni cosa, come un uragano di fuoco. Quale Italiano può arrivar l
Davanti al Schönen Brunnen, al tabernacolo di Adamo Krafft nella Lorenzkirche, alle porte insigni della Sebalduskirche mi assaliva la gioia della bellezza, mi gloriavo d'essere io puro artista, pensavo felice che l'amore di Violet avrebbe saputo trarre anche da me un fuoco d'idee e di opere. L'altra signora si diceva gelosa della Musa; ma Violet!
E come un'onda venuta di lontano, sospinta ed incalzata da soffî gagliardi, ingrossata nella corsa rapida e fragorosa; come la piena d'un torrente improvvisamente gonfio dei mille rivoli d'una lunga pioggia dirotta, la memoria della fede nutrita nella remota adolescenza, delle preghiere recitate con cuore sincero, delle paure e delle speranze per la salute dell'anima invasero lo spirito suo. Le parole della Secreta, mormorate dal celebrante a capo chino, non si udirono; ma nelle supplicazioni del Canone, nel pietoso Memento dei vivi e dei morti, nel mistero della Consacrazione e dell'Elevazione, tutto ciò che di più dolente e di più grandioso, di più mortificato e di più trionfale era nell'immortale poesia dei Salmi, toccò una viva fibra del suo cuore, tradusse un pensiero della sua mente. Tutta la sua vita trascorsa, le sue gioie e i suoi dolori, le sue lusinghe e i suoi disinganni, le sue aspettazioni e i suoi rimpianti, gli parvero un punto: nell'estremo tratto di via che ancora gli restava da percorrere vide e sentì che due cose sole poteva e doveva fare: meditare il formidabile enimma del destino umano, significarlo con l'arte sua. Ed era ancora merito di lei: all'inizio dell'amor loro, come nel punto del distacco, ella lo ispirava, gli additava il suo ufficio, gli suggeriva visioni di bellezza e di nobilt
Eccellentissimo principe, onoratissime gentildonne e voi generosissimi spettatori che tratti dalla fama della bellezza d'Olimpia che cosí ha nome questa comedia con degno apparato, con grato silenzio e con benigna udienza state attendendo questa sua venuta, eccola che mi siegue: non mai verrebbe fuora s'io prima di lei non uscissi.
Parola Del Giorno
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