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Aggiornato: 29 giugno 2025
Perchè?.... Perchè non so spiegarmi il ricordo, nettissimo, precisissimo, di una passeggiata solitaria pel Viale dei Colli dove io la rividi alcuni giorni dopo, sempre come una sconosciuta il cui fascino mi attirava, ma senza che ancora sentissi un forte desiderio di avvicinarla, anzi provando un istintivo movimento di resistenza contro quel fascino.
Marta pensava che Alberto era finalmente nelle sue mani, e se lo divorava con gli occhi, mentre egli appendeva tranquillamente il cappello. Visto così, di dietro, la sua nuca aveva una seduzione particolare, colle orecchie morbide bene attaccate, i muscoli solidi; la guancia offriva per tre quarti una linea pastosa, appena adombrata dalla lanuggine, che attirava i baci.
Ma sopra tutti era Titania quella che attirava il mio spirito infantile, Titania con le sue chiome disciolte, coi suoi occhi attoniti, con le sue collane di corolle fiorite e con la sua tenerezza per il bel somarello dalle lunghe orecchie pelose.
Il suo paltò polveroso era stato buttato nell'angolo della cella dal momento che vi era entrato. L'avvocato Bortolo Federici, noto a molti come repubblicano, attirava l'attenzione di parecchi per il suo cappello Oberdan nero, sopra un «completo» caffè scuro. Zavattari era abbattuto, dimagrato, colle guance infossate e biancastre e con le mani che tremavano come se avesse avuto la febbre.
Il Priore era insomma un bel tipo, che a tutta prima attirava la curiosit
Nel medesimo tempo egli si sentì stringere al braccio da qualcuno che lo attirava adagio adagio nel corridoio ed una voce femminile, carezzevole e turbata, gli mormorò all'orecchio: Ah! sapeva bene, Paolo, sapeva bene! La cucina era buia e silenziosa; le porte chiuse e sicure; nell'aria fiutavasi quell'odore allegro di cenere spenta che sale dal focolare i giorni di festa.
In un breve scritto di Giovanni Rosini: Sugli Epistolari del Cesarotti e del Monti, trovo intorno al Cicognara questa notizia: "Tornato in questo tempo in Milano e creato Consigliere di Stato, co' nobili suoi modi e col suo bell'ingegno a sè attirava gli sguardi dell'universale il conte Leopoldo Cicognara, e insieme con lui, anzi, come è più naturale, al disopra di lui, la bella, colta ed animosa sua consorte.
Lunghe ore rimanevo così seduto innanzi alla finestra del mio studio spalancata, o sul sedile di pietra del terrazzo, ora assorto nella contemplazione delle grate visioni interiori, ora in quella della natura esterna che mi attirava e mi soggiogava con le sue ineffabili grazie.
E l'aborrita figura, tese le braccia, a sè lo attirava con gesti provocanti. Il Conte rifuggiva inorridito, e con tutte le forze rimastegli la respingeva. Invano però; chè la femmina sottentrando lo ricinge alla vita duramente, e lo sforza a giacere.
Era appunto quel mistero, nato dalle calunnie, dalle cupe, contradittorie e spaventevoli voci, che serpeggiavano, che sorvolavano di labbro in labbro, era quel mistero che agitava, scuoteva, attirava la folla: la rendeva più commovibile ai canti strazianti, che udiva.
Parola Del Giorno
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