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Aggiornato: 14 giugno 2025


Al suo ritorno, all'indomani, la situazione sarebbe chiarita, regolata, giustificata; Concettella sarebbe ammessa ed accettata, o Bambina sarebbe stata collocata altrove. Bambina non era più la stessa: ella si era atteggiata a giovane indipendente. Ahimè! Don Diego non aveva compreso ciò che aveva di grande e di eroico quella nuova attitudine di sua sorella!

Infatti, era lei; Giovanna si avanzava sul verone, a respirare la fresca aria della notte. Avvicinatasi alla balaustrata, si assise, appoggiò il mento nella palma della mano, e rimase atteggiata per modo che il suo bel volto apparve intieramente rischiarato da un raggio di luna.

Non avrebbe dovuto far altro che copiarlo, come uno scolare il gesso indicatogli dal professore; e intanto, appena la mano si accostava alla creta accumulata in fretta in fretta sul cavalletto e rozzamente atteggiata nella mossa di quel modello ideale che gli aveva dato il maggior entusiasmo da cui si fosse sentito avvampare finora nei più felici momenti di creazione artistica, egli incontrava una strana invincibile resistenza, quasi il pollice e la stecca si rifiutassero di obbedire all'intelletto che voleva adoprarli.

Quiv'era storiata l'alta gloria del roman principato, il cui valore mosse Gregorio a la sua gran vittoria; i' dico di Traiano imperadore; e una vedovella li era al freno, di lagrime atteggiata e di dolore. Intorno a lui parea calcato e pieno di cavalieri, e l'aguglie ne l'oro sovr'essi in vista al vento si movieno.

Nel palazzo municipale v'è un Museo di Pittura che si potrebbe chiamare il Museo di Franz Hals, poichè i capolavori di questo grande artista ne sono il principale ornamento. Nato, come tutti sanno, a Malines, sulla fine del secolo decimosesto, egli visse molti anni in Haarlem, quando vi fioriva la pittura di paesaggio, e vi soggiornavano, fra gli altri illustri artisti olandesi, il Ruysdaël, il Winants, il Brouwer, il Cornelio Bega. La sala principale del Museo, che è vastissima, è quasi tutta occupata dai suoi grandi quadri. Entrando, si ha per un momento un'illusione singolarissima. Par d'essere entrati nella sala d'un banchetto, diviso, come sogliono essere i grandi banchetti, in varie mense; e che al rumore dei nostri passi, tutti i commensali si siano voltati per vederci. Son tutti gruppi d'uffiziali degli arcieri e d'amministratori d'ospedali, di grandezza naturale, quali seduti, quali in piedi, intorno a tavole splendidamente apparecchiate; e tutti coi visi rivolti verso chi guarda, come gente atteggiata davanti a una macchina fotografica. Da qualunque parte uno si volga, non vede che faccioni pieni di bonomia e di salute, e occhi fissi nei suoi che par che dicano: Mi riconoscete? E v'è tanta verit

Quando poi vide la signora ritirarsi in compagnia del cardinale, e seguirli l'avvocato Leoni, non ebbe più dubbio sull'oggetto di quella conferenza, e passando più volte innanzi alla porta del gabinetto, vi ficcò dentro lo sguardo; vide l'avvocato parlare con calore, mentre la principessa era atteggiata alle preghiere, di più intese pronunziare il nome di Tognetti, e infine vide lo slancio con cui i due supplicanti avevano attestata la loro riconoscenza al cardinale.

Nel cassetto, lucido di untume, erano sparse alcune monete di rame tra cui luccicavano tre o quattro piccole monete d’argento. Potevano essere, insieme, cinque lire. Passacantando, senza dir nulla, raccolse le monete e si mise a contarle su ’l banco, lentamente, tenendo la bocca atteggiata al dispregio. L’Africana guardava ora le monete, ora la faccia dell’uomo, ansando come una bestia stracca.

Cotesto suo volto divino, adesso afflitto per gli spasimi che pativa, la sembianza purissima atteggiata ad angoscia facevano parerla uno degli angioli, che ministrarono al Redentore nelle ore della passione. La petulanza dell'avvocato venne meno, e le subentrò un peritarsi insolito; ond'egli, muto, e compreso da senso ineffabile di reverenza, si accostò al letto della giacente.

Carolina, che era una grassa romana dalla bocca sempre atteggiata al sorriso, e canzonava volentieri la sua padrona, compiangeva i viaggiatori, che erano accanto a quella tenera coppia nella carrozza Pulmann. Scommetterei che non possono dormire; la signora ha il diavolo addosso! E al principe d

E quella bocca umida, un po' gonfia, semiaperta, divenuta più rosea, atteggiata di languore, in quel viso così pallido e così tenue, mi diede veramente l'impressione indefinibile d'una cosa che sola fosse rimasta viva nella sembianza d'una morta. Io la strinsi al mio cuore. Andiamo, dunque. Portami dove vuoi. Reggimi tu un poco. Tullio, perché le ginocchia mi si piegano....

Parola Del Giorno

s'alceste

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