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Aggiornato: 21 maggio 2025
Così impreparata, colta alla sprovvista, svegliata a forza da un sogno di terrore! E la morte ci assegna forse un'ora per sorprenderci? Non giunge ella inaspettata come il ladro fra le tenebre? Cristo lo ha detto...
Osservo qui che le morene frontali ben caratterizzate di questi ghiacciai dimostrano come essi non siano più retrocessi da molto tempo; così la lunghezza esagerata che assegna loro la carta può tutto al più dipendere dal fatto che i cartografi li rilevarono in una stagione ancora molto nevosa.
Ma ad un partito di avvenire e di governo insieme e in questo essere il radicalismo partito di avvenire e di governo a un tempo è la sintesi di quanto abbiamo detto conviene chiedere qualche cosa di più; sapere quali precisi compiti di riforma assegna alla sua prossima attivit
In risposta a chi potrebbe accusarmi di mala fede perchè dalle pagine del generale Corsi e di altri avversarî del socialismo cito soltanto quelle che mi fanno comodo, riconoscerò che il primo assegna una parte di responsabilit
Partirono, poichè alcuni incidenti ritardarono di ventiquattr'ore l'esecuzione del loro progetto, nella notte dal 12 al 13: sbarcarono dopo quattro giorni di viaggio, la sera del 16, agli sbocchi del fiume Neto, e s'inselvarono. Era loro intento apparire improvvisi, fuggendo ogni scontro, davanti a Cosenza e tentare, per cominciamento all'impresa, la liberazione dei prigionieri politici che v'erano numerosi. Ma dopo tre giorni di viaggio attraverso foreste, affacciatisi a un burrone presso San Giovanni in Fiore, dove gli esperti de' luoghi affermavano non essere via di salute possibile se non la vittoria, si trovarono aspettati, circondati, assaliti da forze regie, composte di cacciatori del secondo battaglione, di gendarmi e di urbani, numericamente tali da rendere inutile ogni combattere. Combattevano nondimeno, e con qual vigore lo dica il decreto del 18 luglio, col quale Ferdinando II assegna ricompense di croci, medaglie, promozioni e danaro a più di centosettanta individui presenti al conflitto: decreto che sarebbe ridicolo se non fosse machiavellicamente architettato a vincolare, infamandoli, uomini incerti e a ingannare le popolazioni lontane, ma che lascia a ogni modo intravvedere quante centinaja di soldati fossero stimate necessarie dal governo napoletano a vincere i ventun uomini della libert
In tutto il suo Discorso Marco Antonio de Santis non intende provare altro se non che l'altezza del cambio della piazza di Napoli con l'altre d'Italia è la sola causa che ha fatto impoverire il Regno di denari; e di questo assegna la ragione: perché l'altezza del cambio non permette che li denari, che doveano venire in Regno per la estrazione della robba fuora Regno, vengano in contanti, ma per cambio, e quelli, che doveano uscire per cambio per le mercanzie portate da fuora nel Regno, escono di contanti, per l'utile che si ha nell'uno e nell'altro; cosí all'incontro la bassezza debba essere causa dell'abbondanza, per operare il contrario effetto per la medesima ragione.
E per tal rispetto voglio ancora discorrere sopra il particolare che dice di Sicilia, che lo porta per corroborazione della sua opinione: che, non raccogliendosi in quel regno la quarta parte della seta che si raccoglie nel regno di Napoli, con tutto ciò le galere di Genoa, ogn'anno, di agosto, che vanno in Palermo e in Messina, portano cascette di reali per quelle, e in Regno, che se ne fa tanta, non portano un carlino; e assegna la causa che le piazze di Palermo e Messina sono povere, e per quelle non si trova a cambiare somma grossa per la fiera di Piacenza, e con altre non tengono corrispondenza.
Ed egli medesimo lo confessa, mentre assegna la causa di venirvi denari in Regno alla robba che si estrae, e il cambio alto l'assegna per mezzo d'impedimento che non vi venghino contanti, e il basso che vi venghino; e nel capitolo precedente si è provato non esser vero.
Oltre queste, bene altre diavolerie contiene il documento, come, a mo' di esempio, che l'imperatore Costantino si conduce a cotesto atto per consiglio dei suoi satrapi; ch'egli ha riposto dentro due cassoni di ambra i corpi dei Santi Pietro e Paolo, e dopo avere costruito in onoranza di loro basiliche eccelse assegna alle medesime poderi grossissimi in Giudea, in Grecia, e in Tracia per mantenervi dentro la luminaria, e tutto questo nè manco in dono, ma per salario di averlo Papa Silvestro guarito dalla lebbra, e battezzato.
GERASTO. Certo costui non può essere uomo da bene, perché vien meno della sua parola. Ma che ragioni assegna egli? NARTICOFORO. Dice che medicando agli Incurabili s'attaccò la peste, ed egli l'ha attaccata a sua figlia nelle parti pudibonde e l'ha tutta guasta, che non vi è rimasto segno del sesso; e che a lui gli è venuta da dietro o stomacali o peste, che è tutto rovinato.
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