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Aggiornato: 16 giugno 2025
Voi, ch'avete nel cielo alto ricetto, Vergini sacrosante, or sì mei dite. Qual, se sdegno a Nettun cangia l'aspetto, Teme Glauco e Nerco, teme Anfitrite: Ed ei su rote immense aspro fremente Conturba intorno il mar col gran tridente: XLVI Per guisa tal su quell'orribil piano L'alto d'Italia cavalier sen giva Pien di tempesta, e con terribil mano Fiumi di sangue in fra le squadre apriva.
Non ho mai riconosciuto d'averla buona: ho detto bella.... Sapete che voi mi avete ispirato forti passioni, ma che il sentimento più durevole da voi ispiratomi fu quello della diffidenza. E che temete da me? Lo sapete, Enrica, disse il principe con tuono un po' più aspro. Ma, tra voi e me, spero, non ci saranno più motivi di dissidio! Spero anch'io, replicò arditamente la principessa.
Nè meno a gli altri incontra aspro si sdegna; Ma dice: il brando ha da recarvi aìta: Fuggite in van; cotesta fuga indegna Con esso un palo vi torr
Presso il letto della inferma vegliava solo il vecchio padre: quando il medico gli aveva detto che Silvia era perduta e con lei il bambino, il suo egoismo aveva ricevuto un colpo formidabile, qualche cosa di aspro gli ricercò il cuore ed era il rimorso.
Egli stette per gran tempo guardando fisso davanti a sè, sporgendo il labbro inferiore e mordicchiandosi pensosamente i corti baffi dritti. Era un uomo grande e forte e aspro; i rudi lineamenti spiravano severit
Oh quanto è il suo dolore aspro ed atroce, che non può rivedere i dolci rai! Ecco ch'altronde ode da un'altra voce: Non sperar più gioirne in terra mai. A questo orribil grido risvegliossi, e tutto pien di lacrime trovossi.
SAMIA. Mi si mostrò piú aspro che un tribulo. RUFFO. Va', parlali ora per vedere se lo spirito l'ha punto raddolcito. SAMIA. Ti pare? RUFFO. Te ne prego. SAMIA. A lui ne vo. RUFFO. Olá! Tórnatene poi per di lá a Fulvia; e io ne verrò subito a lei. SAMIA. Fatto è. RUFFO. Fin che costei parla a Lidio, mi starò qui apparato. FANNIO servo, LIDIO femina, SAMIA serva.
Qual se poi lungo vagheggiar l'aspetto De l'aureo sol, de le stellanti sfere, Move aquila superba aspro diletto A sanguinar l'unghie ritorte, altiere, Sù, le nubi nel ciel fende col petto, E 'n un punto qu
Ma quella donna era muta, fredda invincibile, come una sfinge di granito. Torturato nel profondo, pigliava un aspro diletto a torturare anche lei; mancandogli un fallo recente, almanaccava a rintracciarne un antico.
Il dialetto genovese che tanti trovano aspro, bisognava sentire che musica fosse diventato sulle labbra coralline della marchesa Ginevra!
Parola Del Giorno
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