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La fanciulla sorrise; e Spinello vedendo schiudersi quelle umide labbra coralline, perdette la testa senz'altro. Angiola! le bisbigliò, avvicinandosi in atteggiamento d'umilt

Un viso di Erigone, poichè siamo a capo fitto nei paragoni, era quello della marchesa Giulia Monterosso, dalle labbra tumide e coralline, dalle guance vivide come le pesche dur

Solo di tratto in tratto girava la testa verso colui che la reggeva, figgeva i suoi neri e grandi occhi sul di lui volto, e le sue labbra coralline aprivansi a un sorriso affascinante.

Erano quelli i veri occhi parlanti, e dicevano, quando ella arrovesciava un pochino la testa, per guardarvi dall’alto, un visibilio di cose, consigliandovi naturalmente un visibilio di pazzie. E quelle labbra tumidette, coralline, rugiadose! E quei denti piccolini, luminosi nella loro candidezza lattea! Oh, infine, non voglio che perdiate la testa, come il nostro amico Damiano.

Essa sorrideva alle dolci parole di Virginia e dei suoi amici, ma quel sorriso sfiorava appena le labbra coralline, per far subito posto a mesto, abituale atteggiamento, massime quando il suo sguardo cadeva sullo sventurato genitore, che macchinalmente, e quasi istupidito dai tormenti sofferti, accompagnava silenzioso la comitiva.

Il dialetto genovese che tanti trovano aspro, bisognava sentire che musica fosse diventato sulle labbra coralline della marchesa Ginevra!

Sta zitta, mia cara, le aveva risposto il marinaro, è tanto che ti voglio bene e ti sposerò; e poi non ti è riuscito di averli tutti i quaini? , , ma li serbo per te, riprese allegra la bamboccia; con questi vo' comprarmi le gioie per le nozze, e a te l'oriolo. Quel che è stato è stato; ma quando mi sposi? Fra un anno, al ritorno delle coralline: to' un bacio in caparra.

Era di colorito bruno, ma di un bruno caldo, con una testa superba, con grandi occhi neri, tagliati a mandorla, vivi, scintillanti come neri diamanti, sormontati da folte sopracciglia arcuate, labbra coralline, carnose, procaci che lasciavan vedere i candidi denti, che parevan purissime perle.

Il Topo è stato dieci anni in galera per omicidio, trenta mesi in Barberia sulle coralline per furto; la sua memoria non sa contare i giorni di carcere e le bastonate collo staffile che ha sostenuto per contravenzione ai precetti di polizia. D'altronde è un uomo religiosissimo che, piuttosto che non levarsi il cappello passando avanti una sacra imagine, si farebbe ammazzare.